Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Toilette a forma di labbra «È vomitevole e sessista» ma è un oggetto di design
TREVISO Si chiama The Kisses, baci, ed è un orinatoio a forma di bocca con tanto di rossetto rosso acceso. Ce ne sono centinaia nel mondo, uno anche nei bagni del «Flame’n Co», griglieria-pizzeria-ristorante in zona Fonderia a Treviso, solitamente frequentata da coppie e famiglie.
E proprio alcuni frequentatori del locale trevigiano hanno trovato l’oggetto di design un po’ troppo hard per i loro gusti. Come spesso accade in questi casi l’indignazione della cliente (donna) ha seguito un copione ampiamente consolidato: foto postata d’impeto sui social; ira di altre donne altrettanto offese per il messaggio «sessista», «maschilista» e «di cattivo gusto»; notizia che conquista le pagine di un giornale locale e intervento immancabile del politico di turno (in questo caso si tratta del consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni) che si unisce al coro di indignazione e chiede a gran voce che la Regione Veneto intervenga per far rimuovere il «vomitevole» mostro dalle labbra rosse che «conferma che il sessismo e la misoginia, anche in Veneto, sono malattie dure da sconfiggere».
Al netto dei gusti personali e della difesa d’ufficio dei gestori del locale, però, quella che è una polemica relativamente nuova per la città di
Treviso, in realtà è una storia vecchia che va avanti da almeno vent’anni, cioè da quando The Kisses è stato creato e commercializzato (a un migliaio di euro a pezzo) dalla designer olandese Meike van Schijndel (donna pure lei) che - udite, udite - non ha rappresentato la bocca di una donna ma le labbra carnose di Mick Jagger, cantante, pezzo di storia della musica rock e, soprattutto, leader e fondatore dei Rolling Stones.
D’altra parte, prima di travolgere i bagni del «Flame’n Co», le polemiche avevano investito aeroporti, bar, palestre e ristoranti di mezzo mondo spaziando da Amsterdam a New York, dalla sala vip della compagnia aerea Virgin al retrobottega di un McDonald. In tutti i casi era stata una foto del bagno a far scoppiare il caso e in quasi tutti i casi l’epilogo del dibattito è sempre stato lo stesso: gli orinatoi sono stati tolti dai gestori dei locali e sostituiti con vespasiani classici per evitare ulteriori polemiche.
Non si sa se anche a Treviso la vicenda finirà con lo sradicamento dell’orinatoio o con l’altrettanto classico oblio, ma c’è da scommettere che i social si divideranno in due fazioni.