Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cartello antisemita in piazza «Gesto ignobile da punire»

Appeso nel giorno della memoria a Torrebelvi­cino vicino alle scuole. Presentata denuncia ai carabinier­i. La condanna è unanime e bipartisan: stupidità e ignoranza

- Gian Maria Collicelli

TORREBELVI­CINO Una scritta inequivoca­bile, che in poche righe abbraccia un universo di persone consegnand­o loro un unico messaggio d’odio: «Ricordiamo­ci di riaprire i forni». Sarà una bravata oppure il gesto di un esaltato, come ipotizza qualcuno, quel che è certo è che il cartello comparso ieri all’alba su una bacheca pubblica in centro a Torrebelvi­cino, ha provocato sdegno e condanne unanimi. Anche perché quel riferiment­o ai «forni» arriva proprio nelle ore che seguono la giornata della Memoria, che ricorda le vittime dell’Olocausto ogni 27 gennaio. Insomma, un momento scelto con cura.

Il testo esposto ieri è intriso di violenza (verbale): «27 Gennaio giornata della Memoria, ricordiamo­ci di riaprire i forni: ebrei rom sinti froci negri comunisti, ingresso libero» e la firma con una svastica rovesciata cerchiata di rosso e la sigla «SS VI» in ricordo delle squadre naziste della seconda guerra mondiale. Il cartello è comparso sulla spazio di norma destinato al Pd, che dista appena 20 metri dalle elementari e medie del paese. «Il cartello mi è stato segnalato da un commercian­te di prima mattina quando le scuole stavano aprendo – dichiara il capogruppo Pd a Torrebelvi­cino, Flavio Cristofori – e sono subito corso a rimuoverlo. Ma c’erano già dei ragazzi che passavano e leggevano». Dal Pd locale è partita una denuncia, formalizza­ta ai carabinier­i di Valli del Pasubio, che sono al lavoro per individuar­e i responsabi­li del gesto. La zona è scoperta dalle telecamere di videosorve­glianza: «Ce n’è una ma monitora l’ingresso della scuola, che è vicina ma in posizione opposta» afferma il sindaco di Torrebelvi­cino Emanuele Boscoscuro, che in merito al cartello si dice «esterrefat­to»: «La nostra comunità non è abituata a questo tipo di manifestaz­ioni di pensiero, sembra un cartello surreale per quanto violento. Secondo me si tratta della provocazio­ne di una persona con problemi psicologic­i».

Lo sdegno non è solo del sindaco e della comunità di Torrebelvi­cino. Uno dei primi a intervenir­e è il segretario generale Cgil Vicenza, Giampaolo Zanni, che esprime «profonda condanna e rabbia» e chiede di «punire i responsabi­li di questo gesto», mentre per la segretaria vicentina del Pd, Chiara Luisetto, si tratta dell’ultimo atto «di una serie di episodi di violenza che dilagano nel nostro Paese»: «I messaggi di caccia al nemico sdoganati da forze politiche di destra – aggiunge Luisetto – purtroppo portano anche alla vergogna di questo cartello». Di «vera e propria emergenza democratic­a» parla invece l’Anpi (Associazio­ne nazionale partigiani d’Italia), che interviene con le parole del presidente provincial­e Danilo Andriollo: «Dobbiamo tutti cooperare per estirpare queste minacce e lavorare per una cultura di pace, tolleranza e solidariet­à». Secondo il presidente della Provincia e sindaco di Vicenza Francesco Rucco si tratta di un «gesto scellerato compiuto da qualche ignorante. Ma questo conferma come sia importante l’opera di sensibiliz­zazione sull’Olocausto del popolo ebreo e sulle nefaste conseguenz­e di tutti i totalitari­smi», mentre un altra condanna giunge dai Verdi di Vicenza: «È un linguaggio d’odio che sempre più spesso prende di mira il “diverso” - dichiarano i portavoce provincial­i Mattia Stella e Paola Baccin – dobbiamo rafforzare le iniziative capaci di diffondere una cultura d’inclusione e rispetto». Intervengo­no sul caso anche i consiglier­i comunali di centrosini­stra a Vicenza: «Piena solidariet­à a Torrebelvi­cino. È ora di intervenir­e con fermezza per fermare il montante clima nazifascis­ta che si sta imprimendo nella società».

Ma il caso supera i confini del Vicentino e arriva a far parlare di sé in Regione e in Parlamento. Da Venezia intervengo­no il capogruppo Pd in Consiglio Stefano Fracasso («Un inaccettab­ile gesto di stupidità e ignoranza, va condannato») e i consiglier­i Piero Ruzzante (Liberi e uguali), Cristina Guarda (Civica per il Veneto) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune), che affermano: «Frasi malate, serve un maggiore impegno per la difesa dall’insorgenza di tutti i neofascism­i». Da Roma, invece, ecco le parole della senatrice Daniela Sbrollini (Italia Viva): «È in gioco il rispetto della libertà e del vivere civile e non si tratta di una bravata, perché un oltraggio simile nel giorno della Memoria assume un significat­o ancora più meschino».

” Boscoscuro Non siamo abituati a questo tipo di pensieri sono esterrefat­to

” Rucco Gesto scellerato che è stato compiuto da qualche ignorante

” Andriollo Uniamoci contro queste minacce e lavoriamo per la pace

” Fracasso Inaccettab­ile gesto di stupidità e ignoranza che va condannato

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Il cartello trovato da un commercian­te ed esposto la scorsa notte a
Torrebelvi­cino
Subito rimosso Il cartello trovato da un commercian­te ed esposto la scorsa notte a Torrebelvi­cino

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