Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Una famiglia su sette ottiene alloggi popolari
VICENZA Oltre 700 domande già presentate per circa cento alloggi che saranno messi a disposizione. Sono questi i numeri che contraddistinguono l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune, per i quali ogni anno centinaia di famiglie vicentine presentano domanda. Cinque anni fa si arrivava a sfiorare le mille richieste, lo scorso anno ci si è fermati a quota 765 domande ammesse, ma pur con numeri in calo la disparità tra le famiglie che chiedono e le abitazioni a disposizione rimane ampia. Il punto sugli alloggi che il Comune prevede di assegnare quest’anno è arrivato ieri dal presidente di Ater (Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale) Valentino Scomazzon e dall’amministratore di Aim Valore città – Amcps Carlo Rigon: le due aziende che gestiscono il patrimonio immobiliare di edilizia residenziale in città contano di poter mettere a disposizione un centinaio alloggi (40 da Ater e oltre 50 da Amcps), a cui si aggiungono 30 abitazioni frutto di finanziamenti europei ad-hoc. «Tutto dipende dai lavori di manutenzione delle case che si liberano o che sono inoccupate – spiega Rigon – e per le quali spendiamo circa mezzo milione ogni anno, visto che quasi sempre quegli appartamenti necessitano di lavori di sistemazione». In ogni caso, una famiglia su sette, quest’anno, potrà ottenere l’alloggio, mentre fino al 2015 il rapporto era di uno a dieci. Ma ieri sono emersi anche altri dati: gli alloggi popolari a Vicenza sono quasi 2.800, di cui oltre il 10% è sfitto: locali vuoti, spesso perché necessitano di lavori prima di essere assegnati. In questo stato si trovano circa 50 proprietà di Ater e 300 di Aim Amcps.