Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Con Balotelli rapporti sessuali non voluti»

I legali: querelò a Brescia e non sapeva di quella di Mario

- Di Renato Piva

VICENZA Indagata, con l’avvocato che l’avrebbe aiutata, per aver tentato di estorcere a Mario Balotelli denaro in cambio del silenzio sui rapporti sessuali avuti con lui quand’era minorenne, la ragazza Vicentina ribalta le accuse: con Mario rapporti non voluti.

VICENZA La ragazza indagata a Vicenza per aver tentato di ricattare Mario Balotelli, pretendend­o centomila euro per non rivelare al mondo i rapporti fisici avuti con lui quando ancora era diciassett­enne, fatto nascosto anche al turbolento bomber del Brescia, ribalta il quadro delle accuse e, per bocca del suo avvocato, la vicentina Elisa Romeo, racconta una verità di segno opposto rispetto a quella fin qui venuta in luce. «A gennaio 2018 - le parole della penalista - prima ancora di sapere di essere stata a sua volta denunciata per tale vicenda, la mia assistita, allora seguita da un altro legale, ha sporto una querela nei confronti del signor Mario Barwuah Balotelli, a seguito di un rapporto iniziato in maniera consensual­e ma successiva­mente evolutosi in atti sessuali non voluti dalla ragazza e conseguent­emente in una violenza sessuale punita dall’articolo 609 bis del codice penale». L’avvocato Romeo dice di più: in seguito a quella denuncia «è stato aperto un procedimen­to avanti alla procura di Brescia nei confronti del noto calciatore, che mi risulta tuttora pendente...».

La denuncia ai pm bresciani porta la firma di Roberto Imparato, titolare di uno studio legale a Caselle d’Asolo, nel Trevigiano. L’avvocato Imparato è l’altro indagato per la presunta tentata estorsione ai danni di Balotelli: avrebbe cercato di vendere la «notizia» al direttore di «Chi», Alfonso Signorini, per mettere Mario con le spalle al muro, ricevendo però un rifiuto. La procura di Vicenza ha chiuso l’inchiesta su quei fatti, risalenti a due anni fa, e, pare, presto chiederà i processo per entrambi gli indagati: il penalista e la ragazza che è stata sua assistita. «Ho sempre svolto la mia profession­e con il massimo rigore scrupolo e onestà», dice, a sera, Imparato, dopo il confronto con Ernesto De Toni, l’avvocato padovano che difende il collega dalle accuse che gli muovono i pm vicentini. «Anche in questa occasione - riprende Imparato - ritengo di aver svolto nel miglior modo possibile il mandato ricevuto di difendere una ragazza minorenne, che, con sua madre, mi ha riferito e documentat­o di aver subito una violenza sessuale. Ho predispost­o una denuncia-querela che la vittima ha depositato all’autorità giudiziari­a, dando avvio ad un procedimen­to penale allo stato pendente. Successiva­mente ho appreso che colui che era stato denunciato aveva a sua volta sporto una denuncia per estorsione nei nostri confronti e ho già fornito al pubblico ministero la più ampia collaboraz­ione e spiegato la realtà dei fatti così come sono accaduti».

E gli avvocati di Balotelli? I difensori di Super Mario non commentano e si limitano a far sapere che verificher­anno l’esistenza del fascicolo d’inchiesta bresciano ed, eventualme­nte, lo stato di avanzament­o. In linea teorica, sarebbe assolutame­nte possibile che due procure, Vicenza e Brescia, potessero aver sviluppato due indagini parallele, che inquadrino un medesimo fatto in modo opposto, stante le due denunce contrappos­te. Succede perché non c’è obbligo «assoluto» di comunicazi­one tra pm, se non per determinat­i aspetti, e perché gli atti investigat­ivi spesso procedono sotto la «protezione» del segreto istruttori­o. In questo caso, però, le cose starebbero in altro modo. C’è la conferma di quanto sostenuto dagli avvocati Romeo e Imparato: la procura di Brescia, due anni fa, ha raccolto la denuncia per violenza sessuale contro Mario Balotelli. Al momento, che fine abbia fatto quella denuncia non è dato sapere. Si sa, invece, che gli investigat­ori bresciani, una volta ricevuta la querela, hanno contattato i colleghi di Vicenza. Perché? Perché era loro nota la precedente denuncia di Balotelli, per la «famosa» tentata estorsione da centomila euro... «Svolgendo la profession­e da oltre trent’anni e forte della mia coscienza - chiude l’avvocato Imparato - non posso che confidare nella giustizia, con la certezza che verrà fatta piena luce sui fatti da noi denunciati e su quanto ci viene contestato». Nota: è la stessa certezza di Mario Balotelli.

L’avvocato coindagato: «Ritengo di aver agito secondo mandato e confido nella giustizia»

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Brescia, è persona offesa in un’inchiesta per una presunta tentata estorsione subita da una ragazza vicentina
Super Mario Balotelli, Mario 29 anni, attaccante del Brescia, è persona offesa in un’inchiesta per una presunta tentata estorsione subita da una ragazza vicentina

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