Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La lite con l’ex, poi il rogo in terrazza
Cassola, indaga la polizia. La donna aveva già denunciato il compagno per le botte
CASSOLA Prima le minacce dell’ex compagno, poi un misterioso incendio nella terrazza di casa. La polizia indaga su quanto accaduto lunedì, in un’abitazione di Cassola. Al centro della vicenda una commessa 42enne, da tempo vittima della violenza dell’ex compagno, un bassanese di 44 anni. La donna ha trovato l’uomo, che aveva denunciato per i maltrattamenti, davanti casa lunedì. Dopo l’ennesima lite ha chiamato il 113. Poco dopo ha preso fuoco la terrazza.
CASSOLA Prima la lite violenta con l’ex compagno, poi un misterioso incendio nella terrazza di casa. La polizia indaga su quanto accaduto lunedì, in un’abitazione a San Giuseppe di Cassola. Al centro della vicenda una commessa 42enne, da tempo vittima della violenza dell’ex compagno, un bassanese di 44 anni.
Qualche giorno fa la donna ha lasciato la casa protetta in cui aveva trovato accoglienza dallo scorso 5 febbraio, il giorno in cui, dopo mesi di angherie e maltrattamenti, aveva deciso di denunciare l’uomo, un ex camionista con problemi di dipendenze. Lunedì sera, poco dopo le 19, rientrando a casa, la 42enne ha trovato l’ex compagno ad aspettarla all’ingresso della palazzina in cui vivevano assieme. Tra i due è scoppiata una discussione, sfociata in insulti e minacce, che hanno spinto la donna a chiamare per l’ennesima volta il 113. Al loro arrivo gli agenti del commissariato hanno cercato di placare l’ira del 44enne che, in preda agli effetti degli stupefacenti, ha continuato ad inveire contro la donna e contro i poliziotti. Un agente che cercava di convincerlo a salire sulla volante è stato aggredito e strattonato. Condotto in commissariato, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e rilasciato solo dopo diverse ore. Cosa abbia fatto o dove si sia recato una volta uscito dalla sede della polizia in viale Pecori Giraldi, per ora non è dato sapere, ma gli inquirenti sospettano che l’ex camionista possa essere tornato nuovamente nella casa che era stata della coppia a Cassola. Qui, infatti, attorno all’una di notte sono intervenuti i vigili del fuoco di Bassano e, con loro, anche i carabinieri della compagnia cittadina per un incendio scoppiato proprio nella terrazza della palazzina in cui risiede la commessa. Le fiamme, dolose, sono state appiccate alla biancheria che la 42enne aveva steso ad asciugare e che è andata distrutta nel rogo. Al momento dell’accaduto, la donna non si trovava in casa: dopo il litigio di qualche ora prima con l’ex, ha infatti preferito trascorrere la notte a casa di amici.
In attesa di conoscere l’esatta dinamica dell’incendio e di identificare con certezza il colpevole, a protezione della donna è scattato un nuovo «codice rosso», ovvero quel protocollo d’emergenza attivato immediatamente a seguito di un episodio di violenza in famiglia. Si tratta, dunque, della seconda procedura di questo tipo avviata a salvaguardia della 42enne in poco meno di due settimane.
Quello dello scorso lunedì è il settimo intervento effettuato dalla polizia in appena cinque mesi, tre dei quali quest’anno. All’inizio di gennaio, dopo l’ennesima lite, l’ex camionista aveva raggiunto la donna a casa di un amico e dopo aver distrutto la porta d’ingresso dell’abitazione aveva sferrato un pugno in pieno volto all’uomo, provocandogli la rottura del setto nasale. Qualche giorno dopo i due si erano resi protagonisti di una violentissima lite all’esterno della stazione dei treni e lo scorso 5 febbraio, data della prima vera denuncia della donna, la polizia era intervenuta persino due volte nella stessa notte. La prima volta dopo che il compagno, rimproverato per aver alzato troppo il gomito, l’aveva strattonata e in preda alla rabbia le aveva lanciato addosso le pentole calde, prima di colpirla con una testata in pieno volto. La seconda poche ore dopo, quando la donna, per sfuggire alla rabbia dell’uomo, si era rifugiata sul balcone dei vicini di casa, da dove aveva chiamato il 113 prima di ricorrere alle cure dei sanitari del San Bassiano. In quell’occasione, per la prima volta era stato attivato il «codice rosso» e la 42enne era stata accompagnata in una struttura protetta. La stessa in cui ora le è stato consigliato di tornare per salvaguardare la sua incolumità.