Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Spaccio, la scelta del Comune «Multe a chi acquista droga»
Vertice in prefettura, l’annuncio di Rucco: dobbiamo colpire anche chi compra
VICENZA Il fenomeno dei raid contro le auto in sosta da una parte, la lotta allo spaccio e al consumo di droga – con annesso degrado in alcune zone della città – dall’altra. E una novità, su tutte: a breve arriveranno le multe (salate) per chi acquista sostanze stupefacenti in luoghi pubblici. È questa una delle iniziative emerse ieri nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in prefettura. Un vertice con i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, la polizia locale di Vicenza, il prefetto Pietro Signoriello e il sindaco Francesco Rucco, che aveva richiesto la convocazione del tavolo per affrontare due tematiche d’attualità in città: le azioni dei vandali che rompono i finestrini delle auto in sosta e rubano eventuali oggetti di valore e la situazione di degrado che affligge alcune zone del capoluogo, dove spaccio e consumo di droga avvengono all’aria aperta, con il 48enne morto per una presunta overdose di eroina a Campo Marzo la scorsa settimana. Proprio per contrastare le segnalazioni di spaccio e tossicodipendenti che popolano alcune vie di Vicenza, il Comune ha deciso di modificare il regolamento di polizia urbana inserendo la sanzione agli acquirenti: «Dobbiamo colpire anche la domanda – dichiara Rucco – perché in questo modo contiamo di riuscire ad avere maggiore efficacia nella lotta contro una piaga sociale». Gli uffici del comando di contra’ Soccorso Soccorsetto sono già al lavoro per stendere la bozza del nuovo regolamento, che dovrebbe diventare realtà nel giro di qualche mese e che introdurrà il divieto di acquistare o ricevere sostanze stupefacenti in aree pubbliche sul modello di quanto già deliberato a Treviso. «Pensiamo a sanzioni elevate che agiscano come deterrente» spiega il primo cittadino e la multa, anche se ancora da definire, dovrebbe aggirarsi attorno ai 400 euro. Ma non sarà l’unica azione su questo fronte: il prossimo 5 marzo è prevista la firma per l’avvio del progetto «Mille occhi per la città», ovvero il protocollo disegnato dalla prefettura e che regolamenta le segnalazioni che potranno essere effettuate dalle guardie giurate alle forze dell’ordine durante le ore notturne, non solo in città ma sul territorio dei principali comuni della provincia. E poi c’è la videosorveglianza, che diventa «materia» anche per i carabinieri: al comando provinciale di via Muggia sarà installata infatti la stessa centrale operativa già attiva nella sede di polizia locale e questura, con il collegamento in tempo reale alle oltre 100 telecamere del Comune su tutta la città.
Infine, il capitolo dei raid, sul quale il prefetto ha voluto precisare i numeri di un fenomeno «che va monitorato e controllato ma che sulla base dei dati non rappresenta un’emergenza». E da parte sua, l’inquilino di Palazzo Volpe porta i numeri delle denunce effettuate alle forze dell’ordine e ai vigili in città: dal 1 gennaio al 15 febbraio scorsi sono stati segnalati 90 casi, cioè due al giorno, appena poco superiore alla media dell’intero 2019, quando in tutto sono stati denunciati 622 episodi. «Da cinque anni la media di denunce è pari a poco meno di due al giorno – spiega Signoriello – ma invito tutti i cittadini a denunciare episodi simili. Da parte nostra continueremo a controllare e ad agire come in questi giorni, con le cinque denunce effettuate da parte della questura».
Privati Dal 5 marzo controlli pure grazie alle guardie giurate nelle zone degradate Raid Il prefetto: «Fenome no da monitorare, invito i cittadini a denunciare sempre gli atti dei vandali»