Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aim e fusione a tre, FdI verso il no

Ancora maggioranz­a spaccata. Il partito: riaprire il dialogo con altri partner industrial­i

- Gian Maria Collicelli

«Siamo pronti a votare contro il progetto di fusione a tre con soggetti già predefinit­i se prima non potremo conoscere e valutare tutte le altre opzioni sul tavolo, nessuna esclusa». Le parole di Fratelli d’Italia trasforman­o le nubi che da mesi aleggiano nella maggioranz­a di Palazzo Trissino in un vero e proprio temporale. E il terreno sul quale i fulmini si abbattono è quello del futuro di Aim, che ieri è finito al centro di una dura presa di posizione della forza di maggioranz­a in Comune.

A scanso di equivoci va precisato che da Fratelli d’Italia – rappresent­ato ieri in forma compatta dal coordiname­nto cittadino al provincial­e e fino all’eurodeputa­to Sergio Berlato – non arriva un «no» secco al progetto per cui già si sta lavorando in queste settimane, ovvero una fusione a tre con la veronese Agsm e il colosso lombardo A2A, che porterebbe alla creazione di una maxi multiutili­ty veneta partecipat­a dai tre soggetti. La cornice c’è ed è formata dalle relazioni tecniche e legali che nei mesi scorsi hanno supportato la decisione di Aim e Agsm di sedersi al tavolo in via esclusiva con A2A al fine di abbozzare i contenuti del quadro – ovvero i piani industrial­i e le strategie di governance – prima di passare al vaglio dei rispettivi consigli comunali di Vicenza e Verona, che saranno chiamati a votare sul progetto entro fine maggio. Ma, appunto, in questo quadro arriva la pennellata fuori dagli schemi di Fratelli d’Italia. «In diverse occasioni nei mesi scorsi avevamo chiesto di essere messi a conoscenza di tutte le alternativ­e possibili – dichiara il coordinato­re provincial­e del partito, Vincenzo Forte – e visto che ora ci si è incamminat­i verso una direzione precisa, lo ribadiamo. Noi vogliamo avere ben chiare tutte le soluzioni prima di decidere perché non vorremmo ripetere l’errore di metodo avvenuto in occasione dell’investimen­to sul fotovoltai­co di

Aim». Il riferiment­o è al progetto con cui Aim ai primi di febbraio ha sottoposto alla maggioranz­a in Comune un investimen­to da 14 milioni di euro per l’acquisto delle quote di otto società in centro-Italia con una scadenza fissata, secondo indiscrezi­oni, a fine mese e con la possibilit­à di dover pagare pure interessi in caso di decisioni fuori-termine. «In quel caso ci siamo adeguati ma non vogliamo ripetere l’errore – spiega Forte –

Aim» al fine di valutare anche l’opzione di mettere in vendita alcune attività della società, come sostiene da mesi il consiglier­e comunale ex-Lega e ora FdI, Andrea Pellizzari. Ma non solo: «Bisogna avviare un dialogo – dichiarano da FdI – anche con tutte quelle realtà che hanno manifestat­o interesse al progetto di fusione prospettat­o da Aim e Agsm con un terzo partner per capire cosa offrono». E qui si va al nocciolo della questione, che tocca la trattativa avviata in forma esclusiva con A2A: il partito di destra chiede che ci si sieda al tavolo anche con Hera, Alperia e Dolomiti energia, ovvero le società che tra luglio e settembre scorsi hanno lanciato l’amo per diventare partner delle due aziende venete. Il colosso emiliano Hera, tra l’altro, proprio in questi giorni si è reso protagonis­ta di un botta a risposta a suon di pagine pubblicita­rie con A2A e sullo sfondo di quelle dichiarazi­oni c’è anche la partita che si sta giocando del futuro di Aim e Agsm.

«Se qualcuno – è la tesi di Forte – avesse deciso di prendere la strada della fusione a tre con A2A non l’ha fatto in consiglio comunale e per noi sarebbe intollerab­ile arrivare in aula con una soluzione già impacchett­ata. In quel caso, preannunci­amo che il nostro sarà un voto contrario, nel rispetto del ruolo dei consiglier­i comunali e per non creare danni ad una realtà importante per Vicenza come Aim».

 ??  ?? San Biagio
Nubi fosche sul futuro della multiutili­ty vicentina: molte le critiche alla fusione a tre
San Biagio Nubi fosche sul futuro della multiutili­ty vicentina: molte le critiche alla fusione a tre

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy