Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Biblioteche, aumentano prestiti e tessere «Un vicentino su quattro è iscritto»
VICENZA Settantamila libri prestati in più in un anno, ad altrettanti lettori. Oltre 7,5 milioni risparmiati, grazie al prestito interbibliotecario. Cresce la Rete delle Biblioteche Vicentine: «Un vicentino su quattro ha la tessera della biblioteca, e di questi la metà l’anno scorso ha preso un libro. Dati incoraggianti».
A parlarne sono il consigliere delegato dalla Provincia a seguire la Rete, Marco Guzzonato, e la coordinatrice Lidia Zocche. Nel Vicentino la rete, fondata nel 1993, conta
90 Comuni aderenti con 103 biblioteche. Per tutti gli enti l’obbligo, con l’adesione, è di investire almeno un euro all’anno in nuovi volumi o prodotti multimediali, per ognuno dei propri abitanti. L’anno scorso l’investimento ha toccato 753mila euro (pari a circa
47mila libri e dvd). Gli altri dati di rilievo sono il numero di prestiti – un milione e
807mila nel 2019, con 70mila prestiti in più rispetto all’anno prima – e in particolare quelli interbibliotecari. Tramite il portale della Rete è infatti possibile far arrivare nella propria biblioteca un volume disponibile in una qualsiasi delle altre biblioteche aderenti: l’anno scorso questi prestiti sono stati quasi 400mila, con un forte risparmio per i mancati acquisti. «La forza della rete è proprio questa - commenta Zocche mettere a disposizione degli utenti un patrimonio di libri vasto e ricco proveniente da un intero territorio provinciale». Altro numero che lievita è il numero degli iscritti, 10.948 in più nel 2019. E in tutto l’anno scorso a prendere a prestito almeno un libro sono stati 93.859, pari all’11% della popolazione vicentina. È un dato importante, secondo i coordinatori, che pone Vicenza più avanti rispetto alle province contermini che, organizzate in rete, usano lo stesso software: la rete veronese, che ha visto il 7,5% degli abitanti prendere un libro a prestito, e la rete padovana (comprensiva di tutta la provincia eccetto il capoluogo), dove ci si è attestati all’8,1%. «Già oggi c’è intensa collaborazione fra queste nostre realtà. L’obiettivo futuro è arrivare ad una “rete delle reti”, regionale» conclude Guzzonato.