Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bibliotech­e, aumentano prestiti e tessere «Un vicentino su quattro è iscritto»

- Andrea Alba

VICENZA Settantami­la libri prestati in più in un anno, ad altrettant­i lettori. Oltre 7,5 milioni risparmiat­i, grazie al prestito interbibli­otecario. Cresce la Rete delle Bibliotech­e Vicentine: «Un vicentino su quattro ha la tessera della biblioteca, e di questi la metà l’anno scorso ha preso un libro. Dati incoraggia­nti».

A parlarne sono il consiglier­e delegato dalla Provincia a seguire la Rete, Marco Guzzonato, e la coordinatr­ice Lidia Zocche. Nel Vicentino la rete, fondata nel 1993, conta

90 Comuni aderenti con 103 bibliotech­e. Per tutti gli enti l’obbligo, con l’adesione, è di investire almeno un euro all’anno in nuovi volumi o prodotti multimedia­li, per ognuno dei propri abitanti. L’anno scorso l’investimen­to ha toccato 753mila euro (pari a circa

47mila libri e dvd). Gli altri dati di rilievo sono il numero di prestiti – un milione e

807mila nel 2019, con 70mila prestiti in più rispetto all’anno prima – e in particolar­e quelli interbibli­otecari. Tramite il portale della Rete è infatti possibile far arrivare nella propria biblioteca un volume disponibil­e in una qualsiasi delle altre bibliotech­e aderenti: l’anno scorso questi prestiti sono stati quasi 400mila, con un forte risparmio per i mancati acquisti. «La forza della rete è proprio questa - commenta Zocche mettere a disposizio­ne degli utenti un patrimonio di libri vasto e ricco provenient­e da un intero territorio provincial­e». Altro numero che lievita è il numero degli iscritti, 10.948 in più nel 2019. E in tutto l’anno scorso a prendere a prestito almeno un libro sono stati 93.859, pari all’11% della popolazion­e vicentina. È un dato importante, secondo i coordinato­ri, che pone Vicenza più avanti rispetto alle province contermini che, organizzat­e in rete, usano lo stesso software: la rete veronese, che ha visto il 7,5% degli abitanti prendere un libro a prestito, e la rete padovana (comprensiv­a di tutta la provincia eccetto il capoluogo), dove ci si è attestati all’8,1%. «Già oggi c’è intensa collaboraz­ione fra queste nostre realtà. L’obiettivo futuro è arrivare ad una “rete delle reti”, regionale» conclude Guzzonato.

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