Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Un’estate in Italia» I campionati del ‘90 e le notti magiche

- Di Lorenzo Fabiano

Son passati trent’anni da quelle notti magiche dell’estate del 1990. Era quella un’Italia cicala che si specchiava nel boom edonista degli anni ‘80, l’Italia del Caf che cresceva infischian­dosene del debito pubblico e che in quel mondiale trovò l’occasione per celebrare le sue bellezze, quelle vere, e le sue grandezze, presunte. Due anni dopo, la bolla fu spazzata via dalla bufera giudiziari­a, e Italia 90 da megafono delle magnificen­ze del Made in Italy divenne il simbolo di cattedrali nel deserto e spese folli. In Un’estate in Italia (Edizioni Eclettica)

Matteo Fontana ci riporta con la sua penna garbata e dai tratti precisi e sottili a quei trenta giorni a cavallo tra giugno e luglio del 1990 in cui tutto ciò che per noi italiani avrebbe dovuto essere, alla fine non fu. Avremmo infatti potuto vincerlo quel campionato del mondo in casa; a livello di club dettavamo legge in Europa, la Nazionale guidata da un uomo mite a pacato come Azeglio Vicini, era oggettivam­ente una squadra forte. Totò

Schillaci assurse a nuovo idolo degli italiani e ritratto del riscatto del Sud, e Roberto Baggio, il ragazzo dalle ginocchia di cristallo il cui turbolento passaggio dalla Fiorentina alla Juventus a pochi giorni dal via del mondiale era sfociato nei tumulti per le strade di Firenze, si presentò al mondo offrendo l’eleganza del suo calcio leggiadro e malinconic­amente poetico. Il sogno azzurro svanì in una torrida notte al San

Paolo di Napoli, quando l’Italia si arrese ai rigori all’Argentina di Diego Armando Maradona, il Pibe de oro, lo scugnizzo che Napoli amava come un figlio, tanto che quella sera non ce la fece proprio a voltargli le spalle. «Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine vincono i tedeschi» disse Gary Lineker, frombolier­e di un’Inghilterr­a mai così forte nel dopoguerra dal mondiale vinto in casa nel 1966. E andò proprio così, con il trionfo nella finale all’Olimpico di Roma della Germania Ovest, a pochi mesi dalla caduta del Muro. La lettura di questo libro ci dona il respiro di quell’estate attraverso le storie dei suoi protagonis­ti, personaggi romanzesch­i come Roger Milla, intramonta­bile bandiera del calcio africano, e Paul Gascoigne, genio e sregolatez­za in campo e al pub. «È la dolcezza delle notti magiche. Chi le ha vissute non le scorderà mai» scrive Fontana. Riviverle è un nostalgico piacere.

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La copertina del libro di Matteo
Fontana (Eclettica, 18 euro, 260 pp)
A sinistra, Totò
Schillaci: durante i mondiali del 1990 il calciatore diventò il nuovo idolo degli italiani
Pagine La copertina del libro di Matteo Fontana (Eclettica, 18 euro, 260 pp) A sinistra, Totò Schillaci: durante i mondiali del 1990 il calciatore diventò il nuovo idolo degli italiani

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