Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Aim, il «sì» al fotovoltaico divide la maggioranza
Via a 18 milioni di investimenti. Fratelli d’Italia fibrilla: «Più condivisione sul progetto»
VICENZA Via libera dalla giunta all’investimento «green» di Aim sul settore dei parchi fotovoltaici, ma in maggioranza le tensioni non si placano. Anzi, dopo l’ok della stanza dei bottoni di Palazzo Trissino non è scontato che lo stesso risultato arrivi anche nei prossimi passaggi - obbligati in commissione e soprattutto in Consiglio, dove il piano dovrebbe arrivare il 17 marzo e per il momento non è chiaro come voterà Fratelli d’Italia.
«Non c’è chiusura aprioristica sul progetto ma ci aspettiamo maggiore condivisione» dichiara il coordinatore provinciale di Fdi, Vincenzo Forte. E proprio il partito della leader nazionale Giorgia Meloni in città sarebbe in fibrillazione per le modalità che hanno contraddistinto tutta l’operazione sul fotovoltaico condotta da Aim. D’altronde basta riavvolgere il nastro dei mesi scorsi, con tre riunioni andate in scena dai primi di febbraio tra consiglieri comunali, vertici di contra’ San Biagio e tecnici per cercare di dipanare dubbi e preoccupazioni del mondo politico su un’operazione avviata, in realtà, un anno fa.
Secondo indiscrezioni, l’ultima riunione prevista prima del passaggio in giunta non si è tenuta, ma ieri il sindaco Francesco Rucco ha approvato la delibera per il piano sul fotovoltaico. Nel dettaglio si tratta di un investimento da 15 milioni di euro, di cui poco più di 14 milioni per l’acquisizione di alcune società del settore e altre somme dovute a «interessi maturati dal venditore» e che sono legati pare anche alle tempistiche con cui si arriverà al timbro definitivo da parte del consiglio comunale.
L’operazione consentirà ad Aim di acquisire le quote di 8 società che gestiscono altrettanti parchi fotovoltaici in Marche e Abruzzo e tutti riconducibili alla società «Dimensione solare Srl.». Secondo i numeri di Aim l’operazione consentirà all’azienda di incrementare il valore di produzione di 3,8 milioni di euro all’anno, con un rendimento dell’investimento compreso tra il 7 e l’8 per cento e un «punto di pareggio» al 2027. «È in linea anche con il piano industriale della precedente gestione di Aim - osserva Rucco - per cui mi aspetto condivisione anche da parte delle minoranze».