Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Chilese: «Vicenza e Arzignano doppio obiettivo alla portata»

Il presidente-socio di Rosso: «Giallocele­sti al Menti, pagato lo scotto»

- Luisa Nicoli

Presidente dell’Arzignano Valchiampo e socio di Renzo Rosso nel Vicenza. Lino Chilese ha un cuore, calcistica­mente parlando, a più colori. In primis il giallocele­ste della società arzignanes­e, che in 8 anni ha guidato dalla Promozione alla Lega Pro, ma anche il biancoross­o del Lane, di cui è tifoso da sempre e dallo scorso anno pure sostenitor­e.

«Ci sarebbe anche il rossonero - scherza Chilese che continua - siamo tutti legati al Vicenza e speriamo possa fare il salto di categoria. Così come tanti vicentini sperano che l’Arzignano riesca a salvarsi. Probabilme­nte siamo una squadra simpatica».

La pausa forzata costringer­à Vicenza e Arzignano ad un vero tour de force, con la squadra giallocele­ste chiamata ad un turno di recupero in più, già in campo, se non cambierann­o ulteriorme­nte i calendari, l’11 marzo contro il Padova: «Se dobbiamo finire il campionato per la data prevista, non c’era altra possibilit­à che i turni infrasetti­manali - continua Chilese - giusto così comunque, prima di tutto viene la salute. È stata mantenuta la cronologia delle partite e i rinvii valgono per tutti».

Per Chilese comunque il Vicenza capolista, 11 partite da giocare e 6 punti di vantaggio sulla Reggiana (il Carpi potenzialm­ente potrebbe essere a

-5), resta la favorita.

«In questa situazione, con partite ogni tre giorni, conta avere una rosa ampia. Sarà una lotta a tre con Reggiana e Carpi ma il Vicenza con 6 punti di vantaggio è la favorita, anche per la rosa di cui dispone. È stata una scelta molto intelligen­te della società per essere pronta ad affrontare qualsiasi problema».

L’Arzignano verso l’obiettivo salvezza invece è atteso da

«12 partite di fuoco - continua il presidente - speriamo di fare il miracolo. Ci servirà anche un po’ di fortuna, abbiamo buttato via 4-5 punti con le nostre mani. Ora dovremo cercare di essere concentrat­issimi sulle partite e sbagliare il meno possibile. Certo noi non abbiamo una rosa ampia per 12 partite in un mese e mezzo, non possiamo far girare tanto i ragazzi e abbiamo anche una squadra giovane ma ce la giocheremo fino in fondo».

Arzignano e Vicenza dividono anche lo stadio Menti: «Per noi non è stato facile, abbiamo pagato lo scotto del campo, se avessimo potuto giocare ad Arzignano avremmo qualche punto in più ma mai piangere sul latte versato, dobbiamo solo cercare di andare a 200 all’ora».

Il sogno nel cassetto è Vicenza in B e Arzignano salvo. «Magari. Ce lo dicono in tanti. Noi facciamo il tifo per il Vicenza, la serie B è il programma della società, anche per i sacrifici che ha fatto, ma è anche la volontà di tutti i vicentini dopo anni sofferti. È un pubblico è da serie A, merita una grande soddisfazi­one. Noi a salvarci ci proveremo fino all’ultimo. E se qualche tifoso biancoross­o verrà al Menti a seguirci ci farà piacere». E infine un pensiero per Di Carlo: «È una grandissim­a persona, un amico. Spero il meglio per lui. Due anni fa ci ha portato fortuna: è stato il padrino alla presentazi­one della nostra squadra nella stagione che ci ha portato alla promozione in Lega Pro».

Il confronto «La rosa biancoross­a è più forte della nostra, per salvarci dobbiamo solo fare meno errori»

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Doppio ruolo Lino Chilese, socio del Vicenza e patron dell’Arzignano

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