Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Ho papà e marito in terapia intensiva Vi dico: state a casa»

La testimonia­nza su Youtube e Fb: «La mia tragedia familiare» Mestre, l’invito di Emanuela: fate attenzione

- R.V.

VENEZIA «Il coronaviru­s colpisce tutti, non è un gioco non è uno scherzo, non tocca sempre e solo gli altri, io ci sto mettendo la faccia, mi conoscete tutti, e vi sto raccontand­o la mia storia, quello che sta facendo alla mia famiglia. Può toccare a chiunque, quindi vi prego l’unica cosa che vi viene chiesta è quella di lavarvi le mani e stare a casa. Dobbiamo farlo, non c’è alternativ­a». Con gli occhi lucidi e la voce spezzata di chi sta vivendo sulla propria pelle una tragedia familiare senza eguali, Emanuela Celant lancia il suo appello con un video su Youtube e su Facebook,

un video che ora dopo ora rimbalza in ogni angolo della rete. A Mestre è molto nota, è un’infermiera titolare di uno studio di estetica in centro e moglie di un dentista anche lui con studio a Mestre. «Mi chiamo Emanuela ho 42 anni esco ora dalla quarantena preventiva, sono stata 15 giorni chiusa in casa con mio figlio di 7 anni e mia madre di 76 anni. Mio marito è in terapia intensiva, intubato dal 24 febbraio a causa del coronaviru­s, mio padre 76 anni è in terapia intensiva, intubato a causa del corona virus. Non sono qui né per compassion­e né per necessità di raccontare, però ho un dovere verso mio figlio e verso tutte le persone, quello di farvi capire che non è un gioco, non è uno scherzo e il virus può colpire chiunque».

Il suo grido irrompe in rete come uno tzunami in mezzo a tanti video di ragazzi ma anche adulti che incuranti delle norme e del buonsenso si ritrovano al bar a brindare o affollano piazze, vie e mercati. «Da 15 giorni sto vivendo una tragedia familiare che ho cercato di proteggere il più possibile, ho cercato di vivere il mio dolore per quanto possibile in maniera composta sapendo che le uniche persone che potevano aiutarmi in questo momento erano i medici, gli infermieri, le strutture sanitarie – prosegue Emanuela -. Sono qui a mettere la faccia e a raccontarv­i la mia storia, a sgretolare la privacy perché spero che il mio racconto aiuti davvero le persone a capire cosa sta succedendo».

Il messaggio che vuole lanciare è che ciò che sta vivendo lei può capitare a chiunque perché il virus non guarda in faccia a nessuno. «Mio marito ha 42 anni è un uomo sano, forte, sportivo, astemio, non fumatore però è asmatico, voi dovete pensare che ci sono persone immunodepr­esse, ci sono ragazzi in chemiotera­pia – racconta -. La mortalità è vero che è bassa ma c’è, questo virus colpisce tutti, e quando incontra qualcuno di più fragile non ha pietà, e se poi pensate che va beh poi tanto si finisce in terapia intensiva, sì loro fanno di tutto per tirarti fuori, ma non sta scritto da nessuna parte che si debba arrivare a questo solo perché voi vi scocciate a stare a casa».

L’estetista «Mio marito ha 42 anni, è un uomo forte, sportivo, astemio, però è asmatico»

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Emanuela
Celant, estetista di
Mestre
L’appello Emanuela Celant, estetista di Mestre

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