Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Comune, attivo il centro emergenze Stretta anche sulle visite ai ricoverati
Municipio, solo pratiche prenotate e misure per gli anziani. Le Usl: limiti ai parenti in corsia
VICENZA I numeri dell’emergenza in crescita e una città che si adegua alle nuove norme del Governo attivando il Centro operativo comunale, imponendo controlli su locali e spostamenti delle persone, monitorando gli anziani. Sul fronte dei dati sanitari, aumentano i positivi e i ricoverati da Coronavirus negli ospedali vicentini, ma è in leggero calo il numero di degenti in terapia intensiva. Nella Usl 7 Pedemontana i positivi sono 39, per lo più ricoverati in isolamento a casa: nel conteggio entrano due ricoverati al San Bassiano e sei a Santorso (questi, tutti già degenti risultati positivi), con sintomi lievi. Il numero dei positivi nella Usl 8 Berica è 42 (numeri cresciuti in serata, il bollettino regionale dà infatti 75 casi positivi totali nel Vicentino). Al San Bortolo i ricoverati sono 14, di cui 6 in terapia intensiva e le due Usl danno un giro di vite sulle visite ai degenti: nella Berica sono sospese, eccetto per i bimbi in Pediatria e per le sale parto dove i padri potranno ancora assistere. Nella Pedemontana sono consentite solo le visite a pazienti che necessitano di assistenza e hanno esigenze specifiche.
Anche l’Ordine degli infermieri si fa sentire, lanciando lo slogan #iorestoacasa e con un appello alla popolazione: «In questi giorni tutti ci chiamano “angeli”, ma noi stiamo solo facendo il nostro dovere di professionisti mettendoci il cuore» dice il presidente Federico Pegoraro. Ma oltre i numeri, è una Vicenza diversa quella che da ieri lotta contro l’epidemia. Il Comune ieri attivato il Centro operativo comunale, la struttura deputata alla gestione delle situazioni d’emergenza: da ieri il Coc è allestito in forma ridotta, coinvolgendo Protezione civile, uffici del Sociale e contatti con l’azienda sanitaria. Misure di supporto alla popolazione sono rivolte in modo particolare agli 8 mila anziani che vivono soli in casa, di cui 4.100 con più di 80 anni, per cui il Comune sta predisponendo un servizio di assistenza domiciliare anche con associazioni di volontariato: «Mi appello a tutti i parenti, amici e anche vicini di casa – dice il sindaco, Francesco Rucco – affinché cerchino regolarmente un contatto con queste persone per qualsiasi esigenza».
Poi c’è il fronte dei controlli, per i quali è partita da lunedì la «fase di severità», con i vigili impegnati a verificare nei locali il rispetto della distanza tra le persone (almeno un metro) e il servizio consentito solo ai tavoli, ma soprattutto la chiusura imposta alle 18 per tutti gli esercizi come bar e ristoranti. Oltre quell’orario è consentita solo la consegna a domicilio dei pasti, dunque niente «take away», per evitare lo spostamento di persone. E proprio sugli spostamenti si concentreranno anche altri controlli dei vigili, impegnati con le altre forze dell’ordine nella verifica dei documenti di chi si muove da un Comune all’altro. Palestre e piscine chiuse, mercati consentiti (stop a Camisano per volontà del Comune), mentre gli uffici comunali restano aperti al pubblico solo su appuntamento, per qualsiasi tipo di servizio. «Ma se non è estremamente necessario – puntualizza Rucco – consiglio di posticipare l’appuntamento». Infine le misure in altre zone della città: in tribunale le forze dell’ordine hanno controllato avvocati e cittadini per verificare la necessità degli spostamenti; la questura ha chiuso al pubblico l’ufficio immigrazione, con richieste e documenti solo online.