Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Vicenza «chiude» fino al 20 «Agli atleti direttive precise»
Parla il dg Bedin: «I giocatori sono a casa e seguiranno le indicazioni Il campionato? La serie C è in condizione di portarlo fino al termine»
Il calcio si è fermato. Anche in Lega Pro. Dopo il decreto ministeriale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ieri è arrivata la nota ufficiale: rinviate a data da destinarsi tutte le gare in programma dal 10 marzo, quando si dovevano disputare alcuni recuperi, fino al 3 aprile. Per il Vicenza significherebbe ripartire domenica 5 aprile, da calendario dovrebbe esserci la trasferta a Fano, per l’Arzignano invece la sfida al Menti con la Vis Pesaro, ma non è detto che sarà così, perchè la Lega Pro potrebbe voler mantenere l’ordine cronologico del calendario.
Di certo lo stop fa saltare sei partite per i biancorossi di Di Carlo e cioè le sfide del 15 marzo contro la Sambenedettese, del 18 col Piacenza, del 22 a Padova, del 25 marzo con la Triestina, del 29 a Ravenna e dell’1 aprile con la Reggiana, tra l’altro squadra in quarantena per la positività di un giocatore (Favalli).
Ci sarà quindi, come confermato dal presidente Francesco Ghirelli dopo il consiglio federale di ieri, uno slittamento del campionato che però si dovrebbe concludere regolarmente. «La Lega Pro avrà il tempo di completare la stagione con promozioni e retrocessioni — spiega il direttore generale del Vicenza Paolo Bedin — noi non abbiamo le limitazioni della serie A, dettate dal raduno della nazionale per gli Europei, e quindi il campionato si porterà a compimento. C’è un mese in più rispetto al calendario originario, ci sarà tempo fino al 30 giugno. Ovviamente salvo provvedimenti restrittivi ulteriori e monitorando l’evolversi della situazione. Ad oggi non ci sono indicazioni sul calendario ma se ripartirà il 5 aprile potrebbe venire ripristinato l’ordine cronologico della partite previste».
Intanto per il Vicenza sono sospesi gli allenamenti fino al 20 marzo come previsto dalla Lega Pro. «Abbiamo però richiesto agli atleti — continua il dg Bedin — di attenersi scrupolosamente alle limitazioni dettate dal decreto, e quindi rimanere nel domicilio di ciascuno, e alle prescrizioni igienico sanitarie emanate dalla nostra società e diffuse già da giorni. Significa che i giocatori sono nei loro domicili vicentini, con un paio di casi fuori provincia, comunque nelle loro residenze abituali. Su questo siamo stati chiari nel fornire direttive precise».
Per il Vicenza, primo in classifica, uno stop che potrebbe preoccupare dal punto di vista sportivo. «Ovviamente la sosta avviene in un momento positivo per la squadra, ma adesso prevale un bene supremo che è la salute delle persone e la risoluzione di un problema epocale che ci troviamo ad affrontare e quindi tutto passa in secondo piano. Dovremo essere altrettanto bravi, come lo siamo stati in campo, a gestire questa situazione ma abbiamo piena fiducia nei nostri ragazzi non solo dal punto di vista tecnico ma anche della serietà e professionalità. Preoccupati per il risultato sportivo? No, ma conoscendo bene le dinamiche del calendario di un campionato preoccupati perché è una situazione complessa dal punto di vista organizzativo. A differenza della serie A però la Lega Pro ha ancora tutti i margini per portare regolarmente a compimento il torneo nella regolarità».
Per l’Arzignano, con lo stop fino al 3 aprile, saltano 7 partite tra calendario e recuperi, la prima in programma proprio oggi 11 marzo contro il Padova.
Le gare perse Lo stop fa saltare sei partite per i biancorossi in attesa di capire se la stagione riprenderà