Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
In 48 ore fatte 47 multe. E c’è chi dice: «Vado a pregare»
Dal 46enne di Longare fermato in auto dai carabinieri che ha spiegato di voler andare a pregare al convento dei frati di San Pancrazio, a Barbarano Mossano, all’americano di 33 anni che giovedì sera aveva parcheggiato l’auto nel piazzale della Vittoria a Vicenza «per ammirare il panorama» da Monte Berico, ha spiegato alla polizia. Ancora improbabili giustificazioni e denunce per inosservanza al decreto anti-coronavirus. Sono 47 le denunce staccate dalle forze dell’ordine in città e provincia nell’arco di 48 ore, tra mercoledì e giovedì. Tra loro una prostituta romena fermata dai militari ad Altavilla, e un connazionale ubriaco e steso a terra davanti a un supermercato identificato dai poliziotti. A fornire i numeri la prefettura. In due giorni sono state 1.100 le persone identificate nel Vicentino, oltre 360 gli esercizi controllati. Per cinque di questi è stato avviato l’iter di chiusura fino a trenta giorni con provvedimento del prefetto. Tra questi il bar di un’area di servizio di San Vitale a Montecchio Maggiore, autorizzato a rimanere aperto, peccato che la titolare non aveva regolamentato gli accessi e non imponeva le distanze minime ai clienti come appurato dai carabinieri. Al lavoro per i controlli in tutta la provincia anche le polizie locali. Quella di Vicenza giovedì ha svolto 400 controlli, fermando 131 persone, 126 veicoli e verificando 268 tra locali e negozi. Una sola la denuncia penale inflitta al titolare di un negozio etnico di abbigliamento di corso Santi Felice e Fortunato, aperto con due clienti all’interno. Il commerciante ha chiuso l’attività al termine del controllo, ma nei prossimi giorni potrà scattare la sospensione da 5 a 30 giorni comminata dal prefetto in accordo con il sindaco. (b.c. - g.m.c.)