Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I comandanti della base ai soldati Usa: «Ora rispettate le restrizioni italiane»
L’appello via Facebook ai militari: «Non uscite se non è indispensabile»
VICENZA Marce e allenamenti solo all’aperto con soldati distanziati di un metro, mensa chiusa, ristoranti aperti solo per il «take away». Supermercati interni sorvegliati, all’ingresso, da due militari che controllano che tutti si disinfettino ne mani con l’Amucina. E soprattutto, la raccomandazione a «restare a casa. Non uscite a passeggiare, portate il cane fuori solo a pochi metri dalle abitazioni. Rispettiamo l’Italia e il decreto del governo». È l’appello dei comandanti delle caserme Edersottoposte le e Del Din ai militari americani e alle loro famiglie, di Vicenza e di Camp Darby. Ieri i vertici della guarnigione, della 173esima brigata e di Us Army Africa - i comandanti Roger Cloutier, Daniel Vogel, Kenneth Burgess e Joseph Matthews - si sono incontrati virtualmente con circa un migliaio di persone, in streaming, rispondendo ai dubbi in tema Coronavirus. All’interno della guarnigione, «operativa al 100%», non risultano ad oggi positività dal virus: 15 persone sono state
a tampone con esito negativo, le loro famiglie e amici collocate in isolamento. In quarantena preventiva restano due persone, di ritorno da viaggi in Giappone e Corea. Ad occuparsi delle pulizie negli ambienti di quarantena è una squadra di soldati specializzata - il Clean Team - mentre un altro gruppo (il Trace Team) verifica i contatti dei potenziali positivi, disponendo gli isolamenti.
Sospesi gli ingressi di appaltatori esterni. Al personale civile e militare delle basi è stato raccomandato di uscire di casa solo per cinque motivi: lavoro, spesa, farmacia, lavanderia e passeggiate con il cane.