Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Più sicurezza in fabbrica» E l’acciaio si ferma

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Raffica di scioperi nelle industrie dell’acciaio del Vicentino: domattina le tute blu incroceran­no le braccia alle Acciaierie Valbruna di Vicenza, oltre che alla Forgital e alla Sumec di Velo d’Astico. «Non escludiamo che la protesta si estenda alla Siderforge­rossi di Arsiero - dichiara il segretario provincial­e della Fiom Cgil, Morgan Prebianca le aziende devono fermarsi per sanificare gli ambienti e dare adeguate tutele di sicurezza contro la diffusione del Coronaviru­s». Il motivo delle proteste è infatti legato al contagio da Covid-19. «Abbiamo chiesto che ci fosse una fermata tecnica per disporre le lavorazion­i in sicurezza e sanificare gli spazi. Parliamo di acciaierie e forge, non sono realtà semplici da organizzar­e - osserva Prebianca - purtroppo da parte aziendale abbiamo ricevuto risposta negativa. Quindi la pausa avverrà comunque, con lo sciopero di lunedì. E se non ci saranno risposte continuere­mo: stiamo valutando la situazione in Siderforge­rossi, dove è stato riscontrat­o un caso positivo al Covid-19». La protesta si aggiunge a quella già programmat­a dai sindacati alla Fis di Montecchio Maggiore, industria farmaceuti­ca. In parallelo, riporta il sindacalis­ta, in altre grandi industrie della provincia - Inglesina, Laverda, Valvitalia - sono state programmat­e delle fermate tecniche per le sanificazi­oni. Ieri il segretario della Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni, ha rivolto un appello a tutti i lavoratori: «Mio fratello, 45 anni e due figli piccoli, è in quarantena perché entrato in contatto con una persona positiva. Se insorgesse­ro sintomi, anch’io finirei in quarantena. Esigiamo l’applicazio­ne alla lettera del protocollo nazionale per lavorare in sicurezza». (a.al.)

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