Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Duro attacco di Lorenzoni. E il cardiologo dell’ospedale denuncia: «È una follia, non ci fanno neanche i tamponi» Altri due morti, salgono a dieci i decessi Polemica sul Santorso «Covid Hospital»
BASSANO Altri due decessi, ieri, al San Bassiano correlati al coronavirus. Si tratta di due uomini, uno nato nell’agosto del
1948, residente a Rossano Veneto, che era stato ricoverato il
15 marzo ed è deceduto nell’area Covid (presentava altre gravi patologie). Era sempre nella stessa area l’altro anziano spentosi ieri nell’ospedale cittadino dove era giunto l’11 marzo scorso dalla residenza per anziani «La Madonnina». Era nato nel luglio del 1927 e risiedeva a Bassano, era ricoverato dall’11 marzo. È il secondo decesso tra gli ospiti della casa di riposo privata nella quale la scorsa settimana si è sviluppato un focolaio che ha contagiato anziani e personale
(25 i positivi). La struttura è stata isolata e l’Usl 7 ha provveduto ad eseguire tamponi a tappeto. Sulla vicenda, i consiglieri di opposizione «Bassano passione comune» hanno inviato una lettera al sindaco Elena Pavan nella quale chiedono «più trasparenza». Ma non è l’unica polemica, ieri il candidato di centro sinistra alle Regionali, Arturo Lorenzoni, in una nota sulla conversione di tanti ospedali in centri
Covid-19 ha scritto: «È lecito chiedersi se le scelte compiute siano le migliori. Mi riferisco in particolare alla scelta in Veneto di destinare interamente alla cura del virus le nuove strutture ospedaliere di Santorso e Schiavonia, spostando tutte (o quasi) le altre funzioni ospedaliere ad altre strutture». E di ieri un messaggio del cardiologo del Santorso Giorgio Dalle Molle: «Grazie Zaia, grazie Mantoan. Il pronto soccorso diventa un posto di primo soccorso non fa più parte della rete di emergenza. Vengono sospesi tutti i ricoveri che non sono Covid a Santorso e sollecitate le dimissioni da tutti i reparti per liberare posti. Resta a Santorso solo Psichiatria. Tutto il resto viene trasferito a Bassano. E i tamponi non vengono ancora fatti al personale sanitario e sono spediti a Padova perché il nostro laboratorio non è ancora idoneo. Siamo alla follia. Il maggior afflusso è previsto per la settimana prossima e da lunedì dovrà essere tutto operativo».
Intanto, con le due vittime di ieri salgono a dieci in totale le morti nei tre ospedali dell’Usl 7. Ma continua a crescere anche il bilancio dei ricoverati e contagiati sul territorio. A Bassano sono 31 le persone in ospedale, di cui 4 in terapia intensiva; 25 ad Asiago e 26 a Santorso (1 in terapia intensiva). Il totale dei positivi è salito a 178 nel distretto 1(Bassanese e Altopiano) e a 89 nel 2 Alto Vicentino. I soggetti in sorveglianza attiva sono 816 nel distretto 1 e 506 nel 2. Per ringraziare il personale sanitario, i gruppi di maggioranza in Comune hanno proposto al sindaco Pavan e al presidente del consiglio, Stefano Facchin, di conferire a medici, infermieri, operatori socio-sanitari e al persone Usl , una targa di benemerenza dedicata agli «Eroi dell’emergenza Covid-19», estendendola anche alle forze dell’ordine, ai volontari che stanno collaborando, ai lavoratori delle case di riposo e a tutti coloro che a diverso titolo stanno dando un contributo. Intanto, sul fronte delle misure adottate a sostegno di famiglie e imprese penalizzate dall’emergenza, l’assessore all’Istruzione, Mariano Scotton ha informato che sono 645 i bambini a poter beneficiare del contributo sulle rette di frequenza per il mancato servizio di queste settimane, già deliberato dalla giunta: 418 bimbi delle scuole d’infanzia, comprese quelle paritarie,126 degli asili nido comunali, 87 dei nidi privati, a cui si aggiungono le 3 sezioni “primavera.Dal circolo cittadino del Partito democratico, invece, arriva il suggerimento all’amministrazione comunale di utilizzare la pubblicità sonora per le strade della città che invita la gente a rimanere in casa, oltre a diffondere in maniera più capillare il numero di telefono (366.9395086) del servizio di consegna a domicilio di farmaci e generi di prima necessità agli anziani e alle persone in situazione di fragilità.