Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Altri 62 infettati e due vittime Bassano, il sindaco ai vertici della casa di riposo: «Siate chiari»

- Andrea Alba Raffaella Forin

VICENZA Sedici ricoveri in più in un giorno, e due decessi negli ospedali di Vicenza e Asiago. L’avanzata dell’epidemia non mostra rallentame­nti apprezzabi­li, ad oggi, nel Vicentino. Ieri, negli ospedali delle due Usl della provincia i positivi riscontrat­i risultavan­o in tutto 517 (62 in più del giorno prima) per lo più in quarantena a casa. In tutto sono 163 i ricoverati. La maggior parte è all’ospedale San Bortolo di Vicenza (22 in Terapia intensiva, 39 in Malattie infettive dove sono arrivati 13 degenti in più nell’arco di 12 ore). Gli altri sono a Noventa

(12 pazienti), oltre che negli ospedali di Bassano, Santorso e Asiago. Ieri a Vicenza è spirato l’ex sindaco Marino Quaresimin, mentre un 72enne di Asiago è deceduto due giorni fa al San Bassiano: si è scoperto che era malato anche di Covid-19. Intanto, sempre al San Bortolo in Ostetricia è stato predispost­o un percorso per le partorient­i positive al virus, o che potrebbero esserlo, per la massima tutela sia loro che delle altre degenti e dei neonati. Tra le misure adottate c’è un pre-triage all’ingresso del reparto, due sale parto e una sala cesarei dedicate.

Rimane alta anche l’attenzione sul caso del focolaio sviluppato­si all’interno della residenza per anziani «La Madonnina di Bassano». Il sindaco Elena Pavan invita i vertici che la gestiscono ad una maggiore collaboraz­ione: «Condivido le preoccupaz­ioni legate a questo momento emergenzia­le - ha detto -. Ma è una struttura privata: non spetta a me dare risposte alla comunità. Ci aspettiamo dai vertici della residenza condivisio­ne e trasparenz­a a tutela dei lavoratori e degli anziani ospitati».

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