Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«State a casa». E il prefetto fa decollare i droni
Cento denunciati in 48 ore, scattano i controlli dall’alto. Vicenza chiude ciclabili e orti urbani
VICENZA Oltre cento persone denunciate in due giorni e una stretta sui controlli, attraverso il divieto di sedersi sulle panchine e di utilizzare le piste ciclabili, ma anche con l’utilizzo degli occhi elettronici. Contro la violazione delle norme del governo e della Regione scendono in campo i droni, cioè i dispositivi radiocomandati che consentono di monitorare il territorio dall’alto in volo - attraverso telecamere. Alcuni di questi mezzi sono in dotazione ai carabinieri di Vicenza e la decisione di utilizzarli è giunta ieri dal prefetto, Pietro Signoriello. I droni saranno utilizzati già a partire da questo fine settimana: le immagini registrate saranno trasmesse alle centrali operative delle forze di polizia e consentiranno di verificare la violazione delle disposizioni («come gli assembramenti di persone» chiariscono dalla prefettura). Dunque, arriva anche l’ausilio della tecnologia per cercare di ridurre il numero di violazioni che ogni giorno vengono segnalate. E che sono in aumento. Tra mercoledì e giovedì le forze dell’ordine hanno denunciato 99 persone in tutto il Vicentino a fronte di 1.478 persone controllate.
Solo i carabinieri di Vicenza, Altavilla, Camisano, Montegalda e Torri di Quartesolo tra giovedì e le prime ore di ieri hanno denunciato 17 persone. Dagli stranieri arrivati ad Altavilla dal Veronese e da Valdagno per fare la spesa e distribuire volantini pubblicitari, ai due 50enni intenti a fare jogging a Camisano, al
27enne uscito da Montegalda per fare la spesa. Denunciati anche tre (veronesi e toscani) arrivati a Torri per la vendita di un’auto, un 17enne in giro in motorino senza motivo e con marijuana in tasca, un 63enne del Tormeno che lavava l’auto sulla strada e un 28enne di Carrè che si lavava i piedi in una fontanella di Vicenza. Infine, altre 11 persone sono state denunciate dalla polizia locale di Vicenza, che giovedì ha eseguito 190 controlli: due giovani sono stati sorpresi in via Gandhi, altri tre su una panchina in via Piccoli e altre quattro persone sono state fermate mentre passeggiavano.
Anche a fronte di questi numeri il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha diramato le nuove misure inserite, ieri, in una specifica ordinanza: fino al 3 aprile sarà vietato in città l’utilizzo delle piste ciclopedonali «se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute», ma anche sedersi sulle panchine e accedere agli orti urbani.