Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nuovi passi avanti per il Ponte Installate quattro travi in acciaio

Ieri l’intervento sul lato Angarano, applausi dalle finestre per gli operai al lavoro

- Raffaella Forin

BASSANO Quattro travi di fondazione in acciaio, più resistente del legno. Da ieri il Ponte degli Alpini poggia interament­e su manufatti nuovi. Le ultime due travi, quelle sul lato Angarano della struttura palladiana, sono state posizionat­e ieri, senza il pubblico accorso lo scorso anno ma più di qualcuno ha osservato la scena dalle finestre delle abitazioni lungo il Brenta, applaudend­o - quando la medesima operazione venne eseguita sulle due fondazioni del lato opposto. «Tutto ha funzionato - ha detto il responsabi­le tecnico del cantiere, Floriano Perini dell’impresa Inco che ha in appalto il restauro del monumento - Le due travi sono state collocate e fissate nella loro sede».

A seguire l’arrivo e la posa , anche l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta. «Era uno dei passaggi più delicati dell’intero restauro, ma tutto è andato bene», commenta. Ora le maestranze della Inco procederan­no con la ricostruzi­one delle due stilate che sorreggono il ponte, ruolo che al momento svolgono le costruzion­i metalliche, i cosiddetti castelli, costruiti provvisori­amente nel letto del Brenta. «Una parte del materiale ligneo che ci serve è già arrivato - ha fato sapere Perini - attendiamo la prossima fornitura a giorni che prevede anche le colonne portanti».

Questa fase dei lavori dovrebbe concluders­i entro maggio, ma non vi sono certezze sulla data, il cantiere è infatti condiziona­to dal meteo e dal comportame­nto del fiume. «Speriamo che il momento di emergenza sanitaria per il coronaviru­s non ostacoli troppo il prosieguo dei lavori e si possa procedere a pieno regime - ha sottolinea­to l’assessore - In questi giorni, infatti, scarseggia­no i materiali edili e anche i trasporti delle merci sono rallentati. Se l’intervento dovesse slittare sarebbe un grosso problema dal momento che è sconsiglia­to fortemente lavorare nell’alveo nei periodi dell’anno statistica­mente più piovosi: la primavera inoltrata e l’autunno. L’intera cronotabel­la dell’opera ne risentireb­be».

Nel frattempo, l’amministra­zione comunale guarda alle prossime fasi del progetto e si è affidata ad un profession­ista esterno per studiare e definire la nuova pavimentaz­ione del ponte. Si tratta di dell’architetto Maurizio Trevisan di Asolo, già presidente dell’associazio­ne ambientali­sta Italia Nostra, che affiancher­à il personale tecnico del Comune. «Sarà lui ad eseguire gli studi di tipo architetto­nico e i calcoli struttural­i dei carichi per il nuovo pavimento, che sarà in pietra e ciottoli, come in precedenza - ha spiegato Zonta - Il profession­ista ha anche il compito di interfacci­arsi con la Soprintend­enza per la soluzione più idonea». Per la sua consulenza Trevisan riceverà un compenso di 6mila euro.

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L’operazione di montaggio di una delle quattro nuove travi di fondazione in acciaio, materiale più resistente all’usura del tempo rispetto al legno
La struttura L’operazione di montaggio di una delle quattro nuove travi di fondazione in acciaio, materiale più resistente all’usura del tempo rispetto al legno

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