Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cancellato Vinitaly: «Inevitabile»
La decisione, sofferta, dopo un tentativo di rinvio nel mese di giugno. Unanime il coro degli stakeholders: «Non si poteva fare altrimenti»
Andrea Sartori (Consorzio Valpolicella)
Decisione saggia e responsabile, non c’erano più le condizioni. Gli stessi operatori erano pessimisti. Un evento in autunno lo vedrei con un arricchimento di Wine2Wine
Calici piangenti. Era
VERONA nell’aria, e alla fine l’annuncio è arrivato. Per la prima volta in oltre mezzo secolo di storia, Vinitaly non sarà in calendario, e dà appuntamento al 18-21 aprile 2021 con le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech.
Inizialmente previsto in aprile, riprogrammato in un primo momento al 14-14 giugno, di fronte all’aggravarsi della situazione di una pandemia che sta attanagliando nella sua morsa il globo, è caduta anche l’ultima possibilità, che tuttavia giorno dopo giorno si stava facendo sempre più remota. Da più parti, gli stessi ambienti degli operatori avevano manifestato, nelle ultime settimane, ai vertici di Veronafiere il loro pessimismo chiedendo espressamente la cancellazione e il rinvio della 54ma edizione al prossimo anno.
Scelta tanto sofferta quanto obbligata, in linea con quanto adottato a suo tempo da ProWein di Düsseldorf, il più grande salone del vino mondiale, il primo a sventolare sul ponte bandiera bianca. Anche Veronafiere si è dovuta pertanto piegare alla dura realtà, e di concerto con gli stakeholders del vino è arrivata a questa decisione, amara certo, ma inevitabile.
«Il perdurare dell’emergenza Coronavirus su scala nazionale e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e non solo, hanno reso improcrastinabile questa decisione» ha dichiarato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. «Fino all’ultimo abbiamo confidato di poter tenere Vinitaly a giugno. Ma la crisi sanitaria si è inasprita e ciò che inizialmente sembrava possibile ora non lo è più» gli ha fatto eco il direttore generale Giovanni Mantovani che, dopo aver ricordato le iniziative della Vinitaly International Academy e gli altri eventi internazionali in agenda nel
2020 (Vinitaly Chengdu, Vinitaly China Road Show, Wine South America, dal 23-25 settembre, Vinitaly Russia, 26 al
28 ottobre, Vinitaly Hong Kong, 5-7 novembre 2020, Wine To Asia, 9-11 novembre) ha aperto uno spiraglio per l’autunno: «Ci mettiamo a disposizione del settore e del sistema della promozione per considerare la realizzazione di un evento innovativo il prossimo autunno a servizio delle aziende». Le reazioni dagli operatori non si son fatte attendere e sono un coro di approvazione mista a dispiacere: «Decisione giusta. La situazione rendeva il Vinitaly assai difficile – ha commentato il presidente del Consorzio
Tutela Bardolino Doc, Franco Cristoforetti -. Un evento in autunno con Veronfiere potrebbe sancire la ripartenza del settore. Ben venga».
Dello stesso parere è Andrea Sartori, presidente del Consorzio Tutela Valpolicella Doc: «Decisione saggia e responsabile, non c’erano più le condizioni. Gli stessi operatori erano pessimisti. Un evento in autunno lo vedrei come un arricchimento di Wine2Wine (il forum internazionale della Wine Industry che si tiene ogni anno a Verona, ndr). Amarezza condivisa a est tra i filari del Prosecco: «Era nell’aria, le condizioni non erano certo le migliori – ha sottolineato il presidente del Consorzio Tutela Prosecco Doc, Stefano Zanette -. È un peccato, ma è una soluzione ragionata e presa con senso di responsabilità. È un dispiacere, ma la realtà è questa. Per un evento in autunno, bisogna verificarne la fattibilità, noi siamo a fianco di Veronafiere per risollevare le sorti del settore». Per il presidente dell’azienda Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato «Gli organizzatori del Vinitaly hanno agito con grande senso di responsabilità e hanno preso una decisione corretta seppur dolorosa. Purtroppo non c’erano le condizioni di sicurezza per poterla organizzare a giugno. Sono sicuro – ha aggiunto - che l’edizione 2021 di Vinitaly confermerà la centralità di Verona e del Veneto per il settore vitivinicolo e per tutti i produttori italiani».