Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Virus, altre 5 vittime nel Vicentino Ma arrivano 120 medici neolaureati
Oggi la firma dell’Ordine dei Medici. Il presidente Valente: «C’è necessità, subito al lavoro»
VICENZA Sono 120, sono vicentini o residenti a Vicenza, e da oggi diventeranno medici a tutti gli effetti. Con la possibilità di essere assunti e dare una mano in Usl o Case di riposo, e senza (per ora) il completamento dell’esame di Stato: è il contenuto di un provvedimento urgente dell’Ordine dei Medici di Vicenza. «Lo firmiamo oggi, è un atto presidenziale che il governo ci consente di fare a causa dell’emergenza coronavirus – spiega il presidente Michele Valente – questi giovani potranno essere assunti, affiancando i colleghi esperti in un momento di estrema necessità. Completeranno l’esame quando tutto questo sarà finito».
Il provvedimento dell’Ordine dei medici e chirurghi riguarderà in massima parte giovani delle classi 1993 e 1994, residenti nel Vicentino. «Sono tutti quelli che si sono laureati nella sessione autunnale, a settembre, e poi a febbraio – osserva Valente –. Per coloro che hanno già svolto il tirocinio e quindi la parte pratica dell’esame di Stato verrà firmata l’iscrizione all’Ordine, senza la necessità di attendere un consiglio che formalizzi il tutto». La seduta di consiglio ci sarà, ma ad emergenza conclusa. Così come ai neo-medici verrà chiesto anche di completare la normale procedura che porta al superamento dell’esame di Stato, una volta che la situazione sia tornata alla normalità: «Faranno l’orale al termine, come dovuto» conferma il presidente dell’ordine, di professione medico di famiglia. In un momento in cui i medici e in generale il personale sanitario sono «in trincea» e in cui la categoria sta pagando un pesante contributo all’epidemia – oltre trenta i medici italiani morti per Coronavirus, il dato di ieri – agli ordini professionali è stata data dal governo l’opportunità di fare una deroga, anticipando i tempi delle nuove iscrizioni. «Di ogni posizione sono stati verificati i documenti di superamento dell’esame di laurea e il tirocinio pratico – riprende Valente – con l’iscrizione saranno medici a pieno titolo, con la possibilità di esercitare, prescrivere farmaci e curare. Saranno assumibili dalle aziende sanitarie tramite dichiarazioni di interesse e bandi. Se da un lato è una boccata d’ossigeno per il sistema – mette in chiaro il presidente dell’Ordine – per questi giovani è anche un rischio, ma allo stesso tempo dà l’opportunità di imparare molto in poco tempo. Riteniamo che non saranno loro quelli mandati “in prima linea”, ma affiancheranno colleghi esperti. E al termine avranno una preparazione formidabile».
Il contagio in provincia assume via via proporzioni maggiori. E anche nel territorio vicentino il Covid-19 continua a mietere vittime: ieri fra Vicenza, Santorso, Bassano e Valdagno sono deceduti cinque pazienti ricoverati in ospedale.
Nella Usl 7 Pedemontana sono morti due pazienti: un
94enne di Zugliano, ricoverato a Santorso, e un 78enne di Conegliano (Treviso), venuto a mancare a Bassano. Nella Usl 8 Berica i decessi sono stati tre: al San Bortolo di Vicenza un 83enne valdagnese e un
82enne del capoluogo. All’ospedale San Lorenzo di Valdagno è mancato un 92enne di Montecchio Maggiore. Nella Usl 7 i contagiati (positivi al tampone) sono ad oggi 465, con 128 ricoverati (due in più del giorno prima) di cui 18 in terapia intensiva. La maggior parte (64) è a Santorso, segue Bassano (42) e Asiago (22). Stabili e in leggero calo le persone in quarantena sorvegliate attive (1427). Sono invece ad oggi 303 i positivi nella Usl
8. 96 ad oggi i ricoverati (20 in terapia intensiva), di cui 25 fra Noventa e Valdagno e gli altri al San Bortolo. Anche qui sono sostanzialmente stabili dal weekend i sorvegliati attivi, in quarantena: 808 persone in tutto.