Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Aiuto, vogliono truffarmi» Ma è solo uno scherzo del nipote
Un 50enne si finge dell’Usl con la zia. E l’anziana chiama il 112
BASSANO «Vi prego, venite, temo di essere vittima di una possibile truffa». È questa la chiamata arrivata mercoledì al numero di emergenza 112. Dall’altra parte della cornetta, c’era un’anziana signora che segnalava di essere stata contattata poco prima, al telefono, da uno sconosciuto. L’uomo, faceva sapere la donna, l’aveva chiamata per avvisarla che da lì a mezz’ora sarebbe passato a farle il tampone per il Covid-19. Una telefonata assolutamente sospetta, tanto da spingere la donna a chiamare i carabinieri. In pochi minuti la centrale operativa, girava la segnalazione agli uomini della Sezione Operativa di Bassano del Grappa, impiegati nel controllo del territorio che, presi subito i contatti con l’anziana e fatti di dovuti accertamenti, decidevano di aspettare il presunto incaricato dal sistema sanitario direttamente a casa della donna.
Nemmeno il tempo di far arrivare la gazzella e vedere entrare in casa gli uomini dell’arma che ecco comparire, davanti all’abitazione della potenziale vittima, un’auto come tante, priva di insegne o adesivi di qualsivoglia organizzazione sanitaria. Dalla macchina è sceso un uomo sui 50 anni, vestito normalmente, che si è diretto senza esitazioni proprio verso l’abitazione dell’anziana signora. Al momento di aprire la porta, la sorpresa: mentre i carabinieri si preparavano a fermare ed immobilizzare il truffatore è stata la stessa anziana a bloccarli esclamando: «Fermi tutti: è mio nipote!». Tra stupore ed un po’ di imbarazzo è toccao all’uomo spiegare ai carabinieri l’esatta dinamica dei fatti: visto il duro periodo che la zia era costretta ad attraversare, ha spiegato il cinquantenne, pensava di rallegrare la giornata facendole uno scherzo. Burla, che in realtà ha subito lui stesso, trovando ad aspettarlo un bel po’ di uomini in divisa.