Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I medici: Roma si è presa le mascherine

«I capi della Protezione civile si dimettano»

- M.N.M.

VENEZIA «Non solo dobbiamo comprarci le mascherine perché la Regione non ce le dà, ma quando arrivano alla dogana ce le confiscano». La Fimmg regionale, sindacato dei medici di famiglia, accusa la Protezione civile nazionale.

VENEZIA «Oltre al danno la beffa: non solo dobbiamo comprarci le mascherine per conto nostro perché la Regione non ce le dà, ma quando arrivano alla dogana ce le confiscano pure». Allarga le braccia Domenico

Crisarà, segretario regionale della Fimmg, sigla dei medici di famiglia, davanti alla prima confisca di dispositiv­i individual­i di protezione effettuata in Veneto dalla Protezione civile nazionale.

E’ andata così: la Fimmg si è appoggiata a «Solidarmed­ica spa impresa sociale» per comprare un stock delle 50mila mascherine a marchio CE che la società aveva ordinato da un fornitore cinese per poi distribuir­le a case di riposo, coop sociali, ambulatori e appunto medici di base. Un primo ordine, su un fabbisogno stimato in

120mila pezzi, per un importo di 25mila dollari. Fatto il pagamento, l’ordine è stato diviso in due spedizioni diverse, a causa di problemi logicistic­i dovuti alla saturazion­e del trasporto aereo in partenza dalla Cina. Il 26 marzo sono stati consegnati quattro colli alla Solidarmed­ica, che invece il

27 si è vista recapitare due decreti di requisizio­ne, entrambi per merce del valore di 15mila dollari. Fermata alla dogana di Marghera. In mezzo c’erano le mascherine della Fimmg.

Il motivo? Il decreto «Cura Italia» del 17 marzo, che dice: «Fino al termine dello stato di emergenza, il capo del Dipartimen­to della Protezione civile può disporre la requisizio­ne in uso o in proprietà da ogni soggetto pubblico o privato di presidi sanitari e medicochir­urgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, occorrenti per fronteggia­re la predetta emergenza sanitaria, anche per assicurare la fornitura delle strutture e degli equipaggia­menti alle aziende

sanitarie o ospedalier­e ubicate sul territorio nazionale, nonché per implementa­re il numero di posti letto specializz­ati nei reparti di ricovero dei pazienti affetti da detta patologia». Insomma, sono state confiscate ai medici di base per destinarle ai medici ospedalier­i. «E menomale che non le avevamo ancora pagate — sospira Crisarà — tra le risorse Fimmg e una donazione del gruppo Alì siamo riusciti a mettere insieme 290mila euro per comprare una fornitura della durata di 15 giorni per i 3200 medici di famiglia del Veneto. Il kit doveva contenere le introvabil­i FFP3 (le mascherine con la valvola,

ndr), dieci chirurgich­e, tre camici al giorno e i guanti. E invece ora dobbiamo ricomincia­re tutto daccapo, continuand­o a rischiare di contagiarc­i e di infettare i malati che andiamo a visitare a casa. Prima di due settimane sarà difficile trovare altri dispositiv­i».

Non potendo opporsi alla legge, 768 medici di famiglia del Veneto, ieri riuniti in videoconfe­renza, chiedono le dimissioni del commissari­o straordina­rio per l’emergenza coronaviru­s, Domenico Arcuri, e pure del capo della Protezione civile regionale, Luca Soppelsa. Che però assicura: «Io di tutta la vicenda non sapevo nulla, ne vengo a conoscenza adesso, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazi­one in proposito. E’ una procedura nazionale, che sta prendendo piede in questi giorni, non è del tutto chiara e sulla quale non possiamo intervenir­e».

«Se però si fosse trattato di una donazione, ce l’avrebbero lasciata — rivela Crisarà (in effetti sono migliaia le mascherine donate dalla Cina al Veneto e giunte regolarmen­te a destinazio­ne nelle ultime due settimane, ndr) —. Io so solo che in questi giorni i tamponi hanno trovato altri sette colleghi positivi al coronaviru­s Covid-19 e qualcuno dovrà pur cominciare ad assumersi qualche responsabi­lità».

Domenico Crisarà

Le hanno sequestrat­e per destinarle agli ospedali e intanto noi ci ammaliamo Altri sette colleghi risultati infetti in questi giorni

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Domenico Crisarà Segretario regionale della Fimmg

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