Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pfas, il Coronaviru­s blocca la bonifica della Miteni

La proprietà a Regione e Comune: «Impossibil­e proseguire». L’intervento slitta a fine mese

- Andrea Alba

TRISSINO Stop alla bonifica della Miteni. Sicurament­e fino a fine aprile, probabilme­nte fino a metà maggio: molto dipenderà dall’evolvere dell’emergenza Coronaviru­s. A comunicare la mancata partenza dei lavori nel sito dell’industria di Trissino, al centro della vicenda della contaminaz­ione da Pfas nella falda vicentina, è stata la stessa società Ici 3 con una lettera alle istituzion­i coinvolte. Il piano di messa in sicurezza prevede, da parte di Ici 3, rappresent­ante in Italia dell’industria lussemburg­hese Icig che possiede il sito di Trissino, due azioni in particolar­e: la realizzazi­one entro fine anno di una barriera idraulica di tipo più avanzato rispetto a quello esistente, oltre ad un muro di palancole profondo 15 metri sul lato del torrente Poscola.

Il cantiere doveva partire il 3 aprile. Ma proprio Ici 3, tre giorni fa, ha scritto una lettera alla Regione, all’Arpav, al Comune di Trissino, alla Provincia e a Viacqua: la lettera inizia elencando i provvedime­nti governativ­i volti a contrastar­e l’epidemia di Covid-19, provvedime­nti «sempre più restrittiv­i delle libertà di circolazio­ne delle persone e limitativi delle attività produttive non ritenute essenziali». Proprio questo, segnala la società, impedisce una regolare partenza del cantiere. In particolar­e sono impossibil­itati a muoversi i tecnici di una società con sede in Lombardia, incaricata di perforazio­ni geognostic­he.

L’allungamen­to delle tempistich­e per le prime attività in sito «avrà effetto anche su quelle della progettazi­one». Ici 3 ricorda poi agli enti che gli stessi provvedime­nti governativ­i hanno permesso proroghe dei termini di procedimen­ti come questo, e per effetto di queste norme «il termine per l’inizio delle attività previste dal progetto di messa in sicurezza operativa viene a scadere il 14 maggio 2020». L’azienda fa comunque presente che farà il possibile per dare inizio alle attività previste relative alla messa in sicurezza delle acque sotterrane­e entro il 24 aprile, «compatibil­mente con le disponibil­ità manifestat­e dalle imprese incaricate». Nel frattempo, la società continuerà a mantenere operativi nel sito «i presidi ambientali, le misure di prevenzion­e, la gestione della barriera idraulica».

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A Trissino Gli impianti della Miteni

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