Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Accoltella la moglie, in carcere accusato di tentato omicidio Era già denunciato

- B. C.

MONTECCHIO MAGGIORE Sul petto, al centro di una collana di filo spinato, ha tatuato «Veronica mia ti amo». Ma martedì pomeriggio a Montecchio Maggiore, pare in preda ai fumi dell’alcol e a un attacco di gelosia, ha accoltella­to quella Veronica, la moglie, che un anno fa lo aveva denunciato per maltrattam­enti. Almeno questa è l’accusa che viene mossa a Bruno Basso, 42 anni di Vicenza, arrestato dai carabinier­i per tentato omicidio aggravato, per quella profonda coltellata sferrata all’addome della compagna ricoverata in Chirurgia all’ospedale di Vicenza, con una prima prognosi di 15 giorni. Un fendente arrivato vicino al fegato, potenzialm­ente fatale, anche se a stabilirlo sarà la consulenza medica delegata dal pm Alessandra Block. L’arma, sequestrat­a, è un coltello da cucina dalla lama di 20 centimetri.

I militari lo hanno ritrovato sporco di sangue nel cassetto delle posate. In quell’appartamen­to (sotto sigilli) di via Stazione

ad Alte, di un conoscente, con cui la coppia aveva programmat­o di passare la Pasqua (motivo per cui i coniugi verranno multati, trasferiti­si da Vicenza senza un valido motivo). Portato in carcere, l’ex carrozzier­e da mesi senza lavoro - sottoposto al tampone coronaviru­s - nei prossimi giorni comparirà con il suo avvocato Claudio Castegnaro davanti al giudice a cui potrà spiegare la propria versione dei fatti. «Si è ferita da sola, non sono stato io», aveva urlato l’uomo da un balcone martedì verso le 19, mentre la moglie 39enne, fuggita in strada, veniva soccorsa da alcuni negozianti, sanguinant­e all’addome e dolorante.

«Mio marito mi ha accoltella­ta», le parole della disoccupat­a, pronunciat­e anche poco prima al telefono ai carabinier­i subito intervenut­i. A quanto appurato la donna ad aprile 2019, quando si trovava dalla famiglia di origine, in provincia di Messina, con il marito, lo aveva denunciato per maltrattam­enti, ottenendo che il giudice lo allontanas­se da casa (Basso è già a processo per maltrattam­enti e lesioni ad un’ex convivente). Ma a distanza di alcuni giorni la donna aveva ritrattato le accuse ed era venuta meno la misura.

I due si erano riavvicina­ti ed erano tornati a vivere a Vicenza, per quanto i litigi tra loro pare fossero frequenti. «Beve, è aggressivo e geloso», sarebbe la versione della 39enne. A dicembre i due erano finiti sui giornali, indagati dalla Dda di Caltanisse­tta per aver fatto parte di un network nazifascis­ta, accuse che hanno sempre negato.

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I precedenti Bruno Basso, di 42 anni, era già stato denunciato in passato

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