Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Parcheggi vuoti da lockdown in due mesi perso un milione La conta del Comune sui danni. Buoni spesa a più di diecimila vicentini
Palazzo Trissino sta rivedendo i conti e le perdite dei vari settori del Comune
Ventimila euro per
VICENZA ogni giorno di lockdown, cioè di chiusura totale, per un importo complessivo stimato in oltre 1,1 milioni. È il conto – salatissimo – che sta pagando il settore della sosta in città a causa delle restrizioni in vigore negli ultimi mesi per la pandemia provocata dal virus Covid-19. La stima è del Comune, che proprio in queste settimane è impegnato in una prima conta dei danni provocati nel bilancio dell’ente locale dai due mesi di quarantena scattata il 9 marzo scorso. I numeri sono ancora (molto) ballerini, perché è difficile distinguere somme perse da contributi che, magari, sono stati solo posticipati. Un dato certo, però, è quello che si riferisce al gettito che ogni giorno arriva dai parcheggi in città e che, secondo i numeri forniti dal sindaco Francesco Rucco, nei mesi di marzo e aprile ha registrato ogni settimana una perdita di 140 mila euro, pari a oltre 800 euro ogni ora passata senza auto in circolazione. Il conto totale per le otto settimane di chiusura è di 1,1 milioni di gettito che non c’è – e non ci sarà – nelle casse di Aim mobilità, ramo della multiutility di contra’ Pedemuro San Biagio che gestisce la sosta in città.
Nelle scorse settimane l’amministrazione aveva quantificato in circa 15 milioni i mancati introiti per i mesi di marzo e aprile tra rette, tributi e, appunto, il capitolo della sosta, che alla fine rischia di ricadere sul bilancio comunale sottoforma di ridotti utili distribuiti dal gruppo Aim. Per questo la Giunta è al lavoro in queste settimane per dare numeri precisi sui danni economici al bilancio comunale delle restrizioni, che sarà al centro di una variazione di bilancio prevista per metà giugno: «Inoltre – spiega Rucco – ogni settore sta analizzando le misure che si possono attuare su tributi, tariffe, canoni o rette. E parliamo di possibili esenzioni, riduzioni o posticipi, per venire incontro a famiglie o imprese». L’iniziativa di Palazzo Trissino rientra nell’ambito delle misure di sostegno a cittadini e mondo economico inserite nella delibera bipartisan votata dal consiglio comunale lo scorso 23 aprile e che prevede anche il fondo di solidarietà comunale: «Stiamo attendendo di capire quante risorse saranno svincolate grazie alla rinegoziazione dei mutui annunciata da Cassa depositi e prestiti – osserva Rucco – e lavoriamo anche per definire i contributi che le aziende partecipate sono chiamate a fornire».
Nel frattempo, però, sui fondi destinati a famiglie e imprese il primo cittadino rivolge un appello al Governo: «Serve una nuova iniezione di liquidità come quella arrivata ad aprile – puntualizza – perché i cittadini lo chiedono, molti sono in difficoltà e i fondi del mese scorso sono stati tutti distribuiti». Il riferimento va ai 585 mila euro elargiti dallo Stato al Comune e trasformati in buoni spesa da 50 euro che l’amministrazione ha distribuito a 3.386 famiglie, ovvero 10.204 vicentini, attraverso 4.135 richieste (di cui una su cinque rifiutata per mancanza di requisiti). Secondo i dati forniti dal Comune, che ha steso il bilancio finale del progetto dopo aver concluso la distribuzione dei buoni spesa, l’80% delle famiglie aiutate erano sconosciute ai servizi sociali: «Questo – dichiara il vicesindaco, Matteo Tosetto – dimostra il reale bisogno di molti vicentini che ancora chiedono una nuova elargizione di fondi dallo Stato». Oltre ai buoni spesa, altri aiuti sono finiti ad altri 2.050 vicentini sottoforma di borse della spesa, che continueranno anche nei prossimi giorni grazie a donazioni ed eccedenze dei supermercati cittadini.
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Rucco Serve una nuova iniezione di liquidità da parte del Governo, i fondi del mese scorso sono stati tutti distribuiti