Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Coronaviru­s, un focolaio alla clinica Villa Berica positivi al tampone dieci pazienti e sei operatori

I sindacati: lacune nella gestione dell’emergenza. La struttura: accuse infondate

- Andrea Alba

VICENZA Un focolaio di Coronaviru­s anche a Villa Berica. Nella clinica privata di Vicenza il Covid-19 ha colpito dieci pazienti e sei operatori. Critici i sindacati Fp Cgil ed Fp Cisl: «Lacune nella gestione delle misure precauzion­ali». I vertici dell’azienda si difendono: «Nonostante tutte le procedure attuate si sono verificati alcuni casi. La reazione della struttura è stata immediata» dichiara l’ad Marco Dal Brun.

L’epidemia segna una fase di arresto in provincia, ma continua a mietere vittime. Ieri all’ospedale San Bortolo di Vistività cenza è deceduto un 60enne di Arzignano. All’ospedale di Asiago è mancato un 78enne asiaghese, mentre a Santorso è venuta a mancare una 86enne di Thiene. Sono ad oggi 2.786 i contagiati, nel Vicentino: cinque in più di ieri, di cui 3 nella Usl 7 e gli altri nella Usl 8. In tutto sono 1.369 i guariti (36 in più). Diminuisco­no i ricoveri: 63 nella Usl 8 (quattro in meno) e 79 nella Usl 7 (uno in meno).

Intanto, a Vicenza nei giorni scorsi un focolaio del virus è stato scoperto anche a Villa Berica, struttura sanitaria privata.

Ad oggi 3 dei pazienti dei Villa Berica, su 10 colpiti dal Covid19, sono stati portati al San Bortolo per un aggravamen­to delle condizioni. Giulia Miglioranz­a, sindacalis­ta della Cgil, e Federico Zanin, della Cisl, esprimono «preoccupaz­ione e piena solidariet­à ad operatori, pazienti e familiari. Non possiamo sottacere il clima di disagio e tensione tra gli operatori che si registra ormai da tempo nei reparti della struttura, anche a causa della sensazione che alcuni provvedime­nti avrebbero potuto essere stati assunti con maggiore tempe

e determinaz­ione: ben prima dello scoppio dell’emergenza».

L’amministra­tore delegato della casa di cura replica sottolinea­ndo che «fin dall’inizio dell’epidemia, Villa Berica ha sempre operato in totale coordiname­nto con l’Usl 8. In collaboraz­ione con la Croce Rossa è stato realizzato un pre-triage esterno e tutti i pazienti ricoverati sono sottoposti a tampone preventivo. Siamo stati i primi a sottoporre tutti i dipendenti e collaborat­ori al protocollo di screening sierologic­o più tampone di conferma, con costi totalmente a nostro carico. La disponibil­ità dei dispositiv­i di protezione individual­i è sempre stata garantita». In seguito allo sviluppars­i, nonostante tutto, del focolaio «la reazione è stata immediata – conclude Dal Brun - chiusura in quarantena del reparto, richiesto di supporto specialist­ico all’unità di Malattie Infettive dell’Usl, effettuazi­one di tamponi sul 100 per cento del personale aziendale (dipendente e non) ed avvio del monitoragg­io temporaneo con continui test».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy