Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ospedale unico, riapre il cantiere al pronto soccorso l’area pre triage
Montecchio, l’emergenza Covid modifica in parte il progetto. Ora si pensa al secondo stralcio
Riapre il cantiere del polo unico ospedaliero dell’Ovest Vicentino, a Montecchio Maggiore. «Per l’8 settembre mettiamo il tetto all’ospedale – assicura il direttore generale dell’Usl 8 Berica, Giovanni Pavesi – i lavori ricominciano dopo sette settimane di stop forzato. Prevediamo un ritardo sulla chiusura di tre o quattro mesi, ma entro l’anno vorrei chiudere anche la gara per il secondo stralcio». Cmb, realtà emiliana che sta portando avanti l’opera, ha presentato una proposta anche per il secondo stralcio, da realizzarsi con project financing: è al vaglio della Regione.
Ieri Pavesi ha effettuato un sopralluogo al cantiere assieme ai sindaci Gianfranco Trapula (Montecchio) e Alessia Bevilacqua (Arzignano). La nuova struttura sanitaria sorgerà in un’area di 34mila metri quadrati, con 8 piani (sopra e sotto terra) e 277 posti letto. Il bando per il primo stralcio, finanziato con circa 35 milioni (25 dei quali dal ministero della Salute), era stato vinto dalla Guerrato Spa, ma il contratto è stato risolto per una serie di difficoltà finanziarie dell’azienda rodigina (con conseguenti ritardi nell’esecuzione). Quindi l’Usl 8 l’ha affidato i lavori alla seconda impresa classificatasi nella gara, la Cmb.
Lunedì il cantiere è ricominciato dove si era fermato prima dell’emergenza Coronavirus. Una trentina di operai stanno lavorando sul terzo piano: ad oggi risultato completate le opere di scavo e di fondazione, il livello -2 (dove troveranno posto i percorsi tecnologici e logistici) e il -1 (dove saranno posizionati i reparti di Radiologia, Pronto Soccorso, l’Osservazione Breve Intensiva e una parte degli spogliatoi). I lavori strutturali sono finiti anche per il piano terra (ingresso principale e i servizi ambulatoriali) e per il primo piano (Breast Unit e una parte delle degenze), mentre del secondo piano (gruppo operatorio e degenze chirurgiche) è già stato ultimato il solaio.
«Il cantiere è ripreso con le dovute precauzioni, come i distanziamenti nella mensa» avvertono
” Pavesi Entro l’anno vorrei chiudere la gara per il secondo stralcio
Massimo Lanzarini e Vittorio Bertolini, capocommessa e capocantiere di Cmb.
Non solo, proprio in seguito all’emergenza Covid-19 il progetto dovrà essere in parte modificato: ad esempio, il Pronto Soccorso dovrà essere dotato di pre-triage (inizialmente non previsto). «I tempi saranno un po’ diluiti, abbiamo la responsabilità di garantire la sicurezza» conferma il direttore tecnico di Cmb Claudio Camellini. Quindi la scadenza del primo stralcio, prevista a novembre 2021, probabilmente andrà all’anno successivo. «L’importante è andare avanti, anche sul fronte del secondo stralcio» osserva Pavesi. In un’opera da 50 milioni, l’Usl ha accantonato dei fondi anche per il completamento della parte successiva. «Ma non saranno sufficienti. Cmb ci ha presentato una proposta interessante di partenariato pubblico-privato – riprende Pavesi – è in corso di valutazione a Venezia. Sarebbe una soluzione per trovare le risorse che mancano. Si parla di affidamento di servizi successivi, al privato, in forma molto “snella”: solo manutenzioni e riscaldamento. Quanto ai tempi, i project durano generalmente una decina d’anni. In ogni caso – conclude il direttore generale – valuterà la Regione e si andrà in gara per l’assegnazione: forse già in autunno».