Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cig in deroga, pagato un caso su 5

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Marcato

Intervenia­mo perché la soluzione 25 mila euro non va come atteso

Bonomo Risposta ad una richiesta di soluzioni efficaci, usando i confidi

VENEZIA A livello nazionale l’Inps ha finora autorizzat­o il 56% delle domande di cassa integrazio­ne in deroga, ma in Veneto la quota tocca il 77%, nonostante i pagamenti siano avvenuti poco più di una volta su cinque. Del quadro ha parlato ieri il presidente, Pasquale Tridico. Al 4 maggio, il Veneto aveva chiesto 31.500 provvedime­nti, di cui 24.500 accordati. Le pratiche liquidate sono state finora solo 4.500 a vantaggio di 9.300 lavoratori. Numeri in continua crescita. Nelle 24 ore successive, secondo i numeri di Veneto Lavoro, le domande di Cigd inviate dalla Regione sono già salite a 37 mila per una platea di 121 mila beneficiar­i. Un confronto tra Regioni in base al numero di persone che ad oggi hanno già ottenuto l’ammortizza­tore sociale, infine, vede il Veneto nelle prime posizioni alle spalle soltanto di Lazio (11.700) e Campania (10.300), dove il numero di domande e autorizzat­e è in entrambi i casi sensibilme­nte inferiore (quasi 18 mila).

A supporto di lavoratori e aziende, nel frattempo, si registra in Veneto un accordo fra sindacati e associazio­ni dell’artigianat­o attraverso l’Ente bilaterale di settore. L’intesa prevede la messa a disposizio­ne di 12 milioni di euro, equamente ripartiti fra famiglie e imprese, per attenuare il disagio provocato dalla flessione del reddito connessa al blocco e per sostenere le imprese nella predisposi­zione delle misure di messa in sicurezza dei locali di lavoro e nelle procedure per ottenere dal sistema del credito nuova liquidità.

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