Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Gonzalez, lezioni di rinascita

L’ex biancoross­o dal Paraguay: «Resto legatissim­o al Vicenza e all’Italia, ripartiret­e presto»

- Luisa Nicoli

«Forza Italia. Siete più forti di questo virus». L’augurio arriva da lontano, da Asunción in Paraguay, dove vive Julio Gonzalez, ex attaccante del Vicenza, responsabi­le dell’Inter Campus, accademia internazio­nale per bambini e ragazzi. In biancoross­o è arrivato nel 2001, tornato nel

2002/2003 ma è nel biennio

2004/2006 che conquista i tifosi. Il 22 dicembre 2005, il giorno dell’incidente stradale che gli cambierà la vita, è capocannon­iere della squadra con 8 reti, la Roma lo vuole in serie A e dopo l’argento nel

2004 alle Olimpiadi con il Paraguay, arriva la convocazio­ne in nazionale per i mondiali in Germania del 2006. Però mentre viaggia in autostrada con il compagno Ruben Grighini verso l’aeroporto di Venezia per rientrare a casa per le feste si scontra con due camion.

«Ero molto stanco quella notte - racconta oggi Gonzalez - ho avuto un colpo di sonno e sono andato a sbattere. Mi ricordo di essere in auto tra le lamiere. Dicevo a Grighini di prendere i passaporti, ero in stato di choc». Gonzalez viene ricoverato all’ospedale di Padova, gli viene amputato il braccio sinistro: «È stato il momento più difficile della mia vita. Mi hanno aiutato tantissimo tre pilastri fondamenta­li: credere in Dio, la famiglia e gli amici. Ho ricevuto tantissime lettere, mi hanno dato forza. Quel periodo mi ha insegnato cosa è importante. Ho ricevuto la visita di Alex Zanardi e ricordo un ragazzo in ospedale, aveva perso una gamba e quando ero molto triste mi diceva: Julio, tu riuscirai a tornare a giocare».

È lì che il suo legame con Vicenza diventa speciale: «Resterò sempre legato ai vicentini, ai tifosi, alla società. Hanno un posto nel mio cuore. Vicenza mi ha dato tanto, non solo come profession­ista, ma come essere umano. Sono sopravviss­uto a quello che mi è successo grazie all’affetto della gente. È stato fondamenta­le. Quella dimostrazi­one mi ha dato la forza per rialzarmi, per credere che valesse la pe«È na continuare a lottare».

Quest’anno a giugno Julio Gonzalez sarebbe dovuto tornare a Vicenza: «Ogni volta che vengo è sempre meraviglio­so» dice ma il Covid-19 ha bloccato tutto e «tutto è solo rinviato al prossimo anno».

Al tecnico del Lane Mimmo Di Carlo, che lo ha allenato nella Primavera del Vicenza, è legato da un grande affetto. una persona eccezional­e che mi ha aiutato tantissimo a ritrovare fiducia. All’inizio l’allenatore Mandorlini non mi vedeva in prima squadra e mi aveva mandato in Primavera. Di Carlo mi caricava, mi aveva dato la fascia di capitano e mi diceva: devi dimostrare al mister che si sbaglia. Ho iniziato a fare gol e alla fine Mandorlini mi ha convocato per la Coppa Italia contro la Roma». Ma è stato con Camolese in panchina che Gonzalez trova le soddisfazi­oni in prima squadra. Fino a quella notte: «L’incidente mi ha portato via le cose più materiali, superficia­li. I contratti, i soldi, forse l’essere conosciuto da tutti. Ma ho avuto cose che hanno un valore più grande, come essere vivo, continuare a lavorare nel mondo del calcio. E la gente mi ha voluto ancora più bene». E il saluto finale è per la squadra biancoross­a: «Un grande in bocca al lupo. Che si ricominci o meno a giocare spero che il Vicenza sia in B la prossima stagione e dia inizio alla corsa in A che è il posto che città, società e tifosi meritano. Tornare? È uno dei sogni nel cassetto. Io il patentino ce l’ho, potrei allenare anche nel settore giovanile. Andrebbe bene qualsiasi ruolo. Sarebbe un’emozione bellissima essere nuovamente lì», conclude.

L’incidente stradale Perdere un braccio mi ha fatto mancare solo le cose materiali, ma la vita è molto altro

I modelli

Prima Di Carlo a livello sportivo e poi Zanardi dopo il dramma mi hanno dato la fiducia

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Julio Valentìn Gonzalez in campo dopo il ritorno in Paraguay, dopo il tragico incidente stradale in Italia
Forza di carattere Julio Valentìn Gonzalez in campo dopo il ritorno in Paraguay, dopo il tragico incidente stradale in Italia

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