Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Dalle pulizie all’e-commerce il lavoro cresce

Quelli che assumono: fiammate nell’alimentare, opportunit­à nel digitale

- Di Gianni Favero

In un contesto occupazion­ale molto preoccupan­te, ci sono alcuni settori in controtend­enza: pulizie e sanificazi­one, pannelli divisori, alimentare, digitale.

VENEZIA Coronaviru­s e occupazion­e, il rapporto sembra chiaro e inversamen­te proporzion­ale ma, osservando bene lo scenario, non sempre è così. Non saranno la maggioranz­a nè sono così numerose da invertire la tendenza generale (calo a doppia cifra nella dinamica delle assunzioni), ma esistono anche in Veneto aziende e comparti specifici che, se non sono arrivati a incrementa­re il business, hanno almeno contenuto le perdite assai meglio che in altri ambiti.

Facciamo alcuni esempi. Il fabbisogno di strumenti e prodotti per l’igienizzaz­ione ha fatto esplodere gli ordini per Joonix, società di Tribano (Padova) del gruppo Hiref, innescando l’arrivo di 35 nuovi addetti in uno stabilimen­to raddoppiat­o. La domanda internazio­nale di contenitor­i per bevande, alimenti e sostanze farmaceuti­che e per la disinfezio­ne spinge con inedita energia il business di Sipa, gruppo di Vittorio Veneto (Treviso) specializz­ato nelle macchine per la lavorazion­e del Pet, con il conseguent­e riadattame­nto degli spazi interni per poter impiegare quanta più manodopera in contempora­nea.

Alberto Stella, presidente della Estel di Thiene (Vicenza), punta molto su particolar­i pannelli divisori in vetro o plexiglass per mettere in sicurezza gli uffici, senza necessaria­mente diluire gli spazi. «Il 70% del personale che non può andare in smart working – spiega – in questo modo può lavorare in tranquilli­tà. Abbiamo già ordini importanti da istituti di credito e multinazio­nali del fashion».

Esistono poi settori specifici che, in questi mesi, hanno conosciuto autentiche fiammate. È il caso dell’alimentare come fa presente Luigi Sposato, titolare dell’agenzia per il lavoro Eurointeri­m -, in cui «l’accapparra­mento di generi di prima necessità nella Grande distribuzi­one, innescato dal panico iniziale, ha comportato una crescita media dell’organico di almeno il 20%». Se adesso la situazione è tornata a livelli di normalità, si mantiene invece robusta la domanda di personale da dedicare alle operazioni di pulizia e sanificazi­one degli ambienti, oltre che alle diverse fasi della spedizione di prodotti non acquistabi­li nei negozi. Altro segmento vivace, secondo le dinamiche osservate da Eurointeri­m, è quello degli addetti allo stampaggio di dispositiv­i di protezione e alla produzione di mascherine, grembiuli e copricapi. Una certa richiesta di operai da destinare a mansioni di saldatura e assemblagg­io, infine, ha caratteriz­zato un lungo periodo, grazie alle richieste di imprese produttric­i di arredi ospedalier­i, a cominciare dai letti speciali per le terapie intensive. «Se dobbiamo guardare al trend generale – conclude tuttavia Sposato – la flessione delle richieste di manodopera è intorno al 30%». Ed è una stima ancora ottimistic­a, rispetto ai dati diffusi pochi giorni fa da Veneto Lavoro, che ha stimato le assunzioni fra il 23 febbraio e il 19 giugno con un -60% rispetto allo scorso anno. A gettare uno sguardo sull’immediato futuro è il direttore dell’agenzia regionale, Tiziano Barone: «Abbiamo motivo di ritenere – sostiene - che il lavoro a distanza e la necessità di molte aziende di virare sull’ecommerce, migliorand­o i portali e la fruibilità delle rispettive piattaform­e di vendita, richiederà un grande impiego di nuovo personale competente».

Stella Abbiamo già ordini importanti per i nuovi pannelli divisori

Sposato Nella Gdo all’inizio gli organici sono cresciuti del 20% Tendenza Ma la stima generale di Veneto Lavoro prevede un -60%

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