Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il faccendier­e Ghiotto chiede i domiciliar­i Il giudice si riserva la decisione

-

VICENZA Nel giugno del 2018 era finito in carcere per scontare pene diventate definitive per un totale di sei anni di reclusione: il conto presentato dalla giustizia per una serie di evasioni fiscali. Visto il tempo trascorso finora in cella a Padova, i requisiti maturati e la necessità di ridurre il numero di detenuti nelle carceri per il rischio contagi da coronaviru­s, il faccendier­e dello scandalo della concia Andrea Ghiotto ha chiesto l’affidament­o in prova. Di essere quindi scarcerato per scontare la pena agli arresti domiciliar­ei a casa dei suoi, ad Arzignano, e lavorando, con un contratto regolare, nell’ambito del sociale. Proprio così, a favore degli altri. Una richiesta, questa, sottoposta al tribunale di sorveglian­za di Padova, che però ieri, in seguito all’udienza fissata con urgenza, si è riservato. Già nelle prossime ore probabilme­nte verrà emessa la decisione. Quello che è certo è che la procura generale non è dell’avviso di far tornare a casa il 47enne di Zermeghedo per i quattro anni che gli rimangono da scontare. Ha infatti chiesto il rigetto dell’istanza presentata dai suoi legali, gli avvocati Anna Silvia Zanini e Lucio Zarantonel­lo di Vicenza. Visto il tempo da trascorrer­e dietro le sbarre, il faccendier­e considerat­o per anni il re della frode fiscale, con ancora una serie di processi aperti a suo carico, si era anche messo sui libri. Si era infatti iscritto ad un corso universita­rio. Per consulente del lavoro. Non certo però per dare consigli su come aggirare l’ostacolo tasse come avrebbe fatto fino a qualche anno fa, intervista­to anche alla tv nazionale. (b.c.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy