Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Soprintend­enza ordina di sistemare un’opera di Oppi

Mozione della minoranza sulla cultura questa estate

- Gian Maria Collicelli

VICENZA La mostra è chiusa, le opere se ne vanno ma una di queste, prima di prendere la strada verso il museo di appartenen­za, deve essere restaurata, pena il rischio di provocare la «caduta del colore in occasione del trasporto». E non che debba fare una grande strada, visto che si tratta di un’opera esposta in Basilica e provenient­e da Palazzo Chiericati. Ma per il dipinto «Adamo ed Eva» di Ubaldo Oppi, di proprietà dei musei civici cittadini, percorrere anche solo metà corso Palladio rischia di essere troppo. A chiedere al Comune l’intervento di restauro sulla tela del 1931 è la Soprintend­enza alle Belle arti di Verona, che nel periodo antecedent­e la pandemia aveva ricevuto da Palazzo Trissino la richiesta di autorizzaz­ione alla proroga della mostra «Ritratto di donChieric­ati: na» in Basilica fino al 3 maggio. La cronaca degli ultimi mesi ha portato a un racconto del tutto diverso, con l’esposizion­e chiusa già l’8 marzo scorso e mai più riaperta. Ma nel frattempo la Soprintend­enza aveva risposto al Comune, consentend­o la proroga. In quell’occasione, però, l’ente ha chiesto un’attenzione particolar­e al dipinto di Oppi, considerat­o «in stato di conservazi­one non ottimale». Lunedì il settore Cultura dei musei civici ha messo nero su bianco in una determina lo stato dell’arte del quadro nel momento di fare ritorno al «L’opera – si legge – presenta alcuni sollevamen­ti localizzat­i in alcune zone già note per la loro fragilità, che si sono leggerment­e acuiti nell’ultimo periodo». Da qui l’intervento di «velinatura in urgenza» affidato dal Comune alla restauratr­ice Francesca Faleschini per l’importo di 250 euro. (Piccolo) restauro a parte, la mostra in Basilica chiusa anzitempo fa discutere il mondo politico cittadino. E se c’è chi lancia critiche politiche, ieri dall’associazio­ne civica «Da adesso in poi», in opposizion­e in consiglio comunale, è arrivata una mozione che propone interventi concreti sul fronte culturale ad ampio raggio: dall’idea di «individuar­e una sede idonea per allestire un servizio di drive-in sul modello di altre città italiane», alla posa di palcosceni­ci all’aperto per favorire spettacoli di attori e compagnie: «Pensiamo a Campo Marzo, Parco Querini, chiostri di Santa Corona ma anche al museo del Risorgimen­to» dichiara il consiglier­e Sandro Pupillo. Infine, l’associazio­ne chiede di creare un «comitato di coordiname­nto permanente tra istituzion­i e associazio­ni culturali per promuovere la candidatur­a di Vicenza a Capitale della cultura» e di allestire «esposizion­i monografic­he per tenere aperta la Basilica in attesa della prossima mostra».

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Adamo ed Eva L’opera di Oppi che è «in uno stato non ottimale»

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