Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La pandemia impatta sui conti Safilo: meno 10,6%
PADOVA Primo trimestre pesante per Safilo e secondo che si preannuncia ancora più difficile. È il senso della relazione esposta ieri dal Cda della casa dell’occhialeria padovana al mercato e riferita al periodo gennaio-marzo 2020. Se nei primi due mesi si erano registrati discreti incrementi delle vendite, rileva il management, a marzo la pandemia ha bloccato tutto, cosicché i ricavi si sono fermati a 221,1 milioni (dunque il 10,6% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), con comprensibili picchi del -16% nell’area asiatica.
Immersa nell’epidemia in anticipo rispetto al mondo occidentale, ora è però proprio la Cina a esprimere «un significativo miglioramento». Ma questo, assieme alle progressive riaperture nei vari quadranti del mondo, non sarà sufficiente a invertire a breve la curva discendente. Anzi, Safilo prevede per il secondo trimestre «un calo delle vendite nette più marcato rispetto al primo e un risultato operativo negativo». L’Ebitda nella prima frazione dell’anno non è andato oltre i 5,8 milioni, dunque il 70,8% in meno sullo stesso periodo del 2019.
Per l’amministratore delegato, Angelo Trocchia (nella foto), «il momento che stiamo vivendo, pur essendo più che mai complicato, sta offrendo alcune opportunità straordinarie per accelerare sulle direttrici di trasformazione digitale delineate nel piano industriale 2020-2024 lo scorso dicembre. Anche in questi giorni aggiunge l’Ad - siamo impegnati su diversi fronti, in particolare sulla messa a punto della nuova piattaforma B2B per i clienti wholesale, su nuovi programmi e iniziative per incentivare il traffico nei punti vendita alla riapertura, su campagne di comunicazione digitale che ripartiranno con investimenti graduali insieme alle riaperture dei mercati, e naturalmente sull’e-commerce».
Nell’ambito del contenimento dei costi, infine, sono state decise riduzioni di compensi e retribuzioni per amministratori e dirigenti. (g.f.)