Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Usl 7, ora si entra negli ospedali con il bracciale lasciapassare
Intanto sono ripresi esami e visite. Tamponi prima degli interventi chirurgici
Con l’avvio della fase 2 dell’emergenza sanitaria, negli ospedali è arrivato il braccialetto. Da ieri un adesivo attorno al polso, di diverso colore ogni giorno, viene messo anche negli ospedali dell’Usl 7 Pedemontana alle persone transitate per il varco. È il segno identificativo dell’autorizzazione concessa ad accedere nelle strutture sanitarie e sarà in funzione a lungo. Chi lo indossa, quindi, ha superato tutti i controlli: temperatura corporea nei limiti (finora solo un caso è stato rilevato con più di 37, 5 gradi al San Bassiano e si trattava di un bambino), dispositivi di protezione, accesso motivato.
Nel frattempo, negli ospedali e nei poli dei distretti sono riprese le ordinarie attività, riprogrammando le prestazioni rimaste sospese prima del blocco, unitamente alla risposta alle emergenze. «La situazione è sotto controllo - comunica Bortolo Simoni, il commissario dell’azienda sanitaria - Chiediamo la collaborazione degli utenti che per ogni prestazione devono avere la prenotazione. Va effettuata tramite online o per telefono. Molti stanno seguendo le indicazioni: il nostro call center è stato subissato dalla chiamate, ma lo stiamo potenziando». Il ripristino delle attività è graduale e con ritmi diversi nei tre nosocomi dell’Usl 7. «Ad Asiago procediamo con prudenza dopo gli ultimi due focolai scoppiati e a Santorso la ripresa è condizionata dalla presenza dei pazienti contagiati il cui numero sta però calando», ricorda Simoni.
Tra lunedì e martedì sono stati 339 i ricoveri al San Bassiano, 14 ad Asiago e 167 a Santorso dove si è appena liberata una delle cinque aree temporaneamente destinate ai pazienti Covid: a breve tornerà alla sua funzione chirurgica. «A giorni pianificheremo l’attività delle sale operatorie», annuncia Milvia Marchiori, il direttore medico dell’ospedale dell’Alto Vicentino, che conferma anche la riattivazione dell’unità oncologica da lunedì 18 maggio. L’attività chirurgica è ripresa al San Bassiano con 33 interventi lunedì e 45 martedì. «Erano stati programmati prima del blocco - spiega i direttore medico Antonio Di Caprio - e tutti i pazienti avevano eseguito il tampone. Qualche asintomatico è stato trovato positivo e l’operazione rinviata». A Santorso gli interventi eseguiti sono stati in totale 18, mentre ad Asiago sono stati rinviati per sicurezza. Dalla sua ripresa, l’attività ambulatoriale nel distretto 1 (Bassanese e Altopiano) conta in totale 2278 prestazioni;
1.656 nel distretto 2 Alto Vicentino.
Riattivati anche gli screening sulla popolazione per l’individuazione precoce del tumore al colon retto, al seno e all’utero, che erano stati congelati, e poi le vaccinazioni (quelle pediatriche non sono mai state interrotte), oltre alle attività libero-professionali. Da lunedì 18 maggio riapriranno anche i centri diurni per disabili per i quali sono previsti i tamponi, mentre non è invece ancora stato ripristinato l’ambito della medicina sportiva per il quale serve maggior cautela. «Durante l’estate partirà una campagna straordinaria di vaccinazione per gli anziani e i soggetti fragili contro la polmonite - fa sapere Simoni mentre in autunno si procederà con quella antinfluenzale». Da segnalare anche quattro nuovi nati all’inizio della settimana: 1 al San Bassiano e
3 a Santorso.
Simoni Chiediamo ancora la collaborazio ne degli utenti che per ogni prestazione devono avere la prenotazione