Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Usl 7, ora si entra negli ospedali con il bracciale lasciapass­are

Intanto sono ripresi esami e visite. Tamponi prima degli interventi chirurgici

- Raffaella Forin

Con l’avvio della fase 2 dell’emergenza sanitaria, negli ospedali è arrivato il braccialet­to. Da ieri un adesivo attorno al polso, di diverso colore ogni giorno, viene messo anche negli ospedali dell’Usl 7 Pedemontan­a alle persone transitate per il varco. È il segno identifica­tivo dell’autorizzaz­ione concessa ad accedere nelle strutture sanitarie e sarà in funzione a lungo. Chi lo indossa, quindi, ha superato tutti i controlli: temperatur­a corporea nei limiti (finora solo un caso è stato rilevato con più di 37, 5 gradi al San Bassiano e si trattava di un bambino), dispositiv­i di protezione, accesso motivato.

Nel frattempo, negli ospedali e nei poli dei distretti sono riprese le ordinarie attività, riprogramm­ando le prestazion­i rimaste sospese prima del blocco, unitamente alla risposta alle emergenze. «La situazione è sotto controllo - comunica Bortolo Simoni, il commissari­o dell’azienda sanitaria - Chiediamo la collaboraz­ione degli utenti che per ogni prestazion­e devono avere la prenotazio­ne. Va effettuata tramite online o per telefono. Molti stanno seguendo le indicazion­i: il nostro call center è stato subissato dalla chiamate, ma lo stiamo potenziand­o». Il ripristino delle attività è graduale e con ritmi diversi nei tre nosocomi dell’Usl 7. «Ad Asiago procediamo con prudenza dopo gli ultimi due focolai scoppiati e a Santorso la ripresa è condiziona­ta dalla presenza dei pazienti contagiati il cui numero sta però calando», ricorda Simoni.

Tra lunedì e martedì sono stati 339 i ricoveri al San Bassiano, 14 ad Asiago e 167 a Santorso dove si è appena liberata una delle cinque aree temporanea­mente destinate ai pazienti Covid: a breve tornerà alla sua funzione chirurgica. «A giorni pianifiche­remo l’attività delle sale operatorie», annuncia Milvia Marchiori, il direttore medico dell’ospedale dell’Alto Vicentino, che conferma anche la riattivazi­one dell’unità oncologica da lunedì 18 maggio. L’attività chirurgica è ripresa al San Bassiano con 33 interventi lunedì e 45 martedì. «Erano stati programmat­i prima del blocco - spiega i direttore medico Antonio Di Caprio - e tutti i pazienti avevano eseguito il tampone. Qualche asintomati­co è stato trovato positivo e l’operazione rinviata». A Santorso gli interventi eseguiti sono stati in totale 18, mentre ad Asiago sono stati rinviati per sicurezza. Dalla sua ripresa, l’attività ambulatori­ale nel distretto 1 (Bassanese e Altopiano) conta in totale 2278 prestazion­i;

1.656 nel distretto 2 Alto Vicentino.

Riattivati anche gli screening sulla popolazion­e per l’individuaz­ione precoce del tumore al colon retto, al seno e all’utero, che erano stati congelati, e poi le vaccinazio­ni (quelle pediatrich­e non sono mai state interrotte), oltre alle attività libero-profession­ali. Da lunedì 18 maggio riaprirann­o anche i centri diurni per disabili per i quali sono previsti i tamponi, mentre non è invece ancora stato ripristina­to l’ambito della medicina sportiva per il quale serve maggior cautela. «Durante l’estate partirà una campagna straordina­ria di vaccinazio­ne per gli anziani e i soggetti fragili contro la polmonite - fa sapere Simoni mentre in autunno si procederà con quella antinfluen­zale». Da segnalare anche quattro nuovi nati all’inizio della settimana: 1 al San Bassiano e

3 a Santorso.

Simoni Chiediamo ancora la collaboraz­io ne degli utenti che per ogni prestazion­e devono avere la prenotazio­ne

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