Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Fateci aprire» E 30 negozianti restituiscono le loro chiavi
Una trentina di commercianti, uno scatolone con le chiavi e un via vai di persone che con il cartello della loro attività hanno consegnato le chiavi, lasciando pure un messaggio: «Fateci lavorare». Ieri mattina tra le colonne di piazza dei Signori è andata in scena una nuova manifestazione di protesta - l’ennesima dei commercianti vicentini. Dopo le luci accese di negozi, bar e ristoranti che hanno accompagnato le mattine di fine aprile, dopo l’appuntamento in Campo Marzo il primo maggio, ieri una nuova iniziativa. Una trentina di titolari di bar, locali e ristoranti del centro sono stati chiamati in piazza da Sonia Scussolin, titolare del bistrot «Ciocco Lato» di contra’ Del Monte, che ha coordinato un flash-mob, con musica: i commercianti hanno chiamato in piazza l’assessore alle Attività produttive del Comune, Silvio Giovine, al quale uno ad uno hanno consegnato le chiavi come forma di protesta. Gli esercenti hanno poi osservato un minuto di silenzio «in onore delle vittime del virus» e applaudito, invece, «per onorare il lavoro di tutto il personale sanitario». «Dovevamo essere un duecento - dice Scussolin ma dopo quanto accaduto a Milano (alcuni sono stati multati per aver creato assembramento mentre protestavano, ndr.) ho avvisato chi veniva da fuori Comune della possibilità di ricevere una sanzione e in molti non se la sono sentita». Ad ogni modo, tutti gli esercenti coinvolti hanno sottoscritto una lettera diretta al governatore Luca Zaia, nella quale si chiede di convincere il governo. Un’unica nota stonata arriva dall’associazione «Vetrine del centro storico»: «Non ci hanno coinvolto - dichiara la portavoce Anna Jannò - e ci dispiace». (g.m.c.)