Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’aggressore rimane in carcere Naclerio choc: «Ma i tunisini stuprano nei salotti di sinistra?»
Ragazza e carabiniere rifaranno il test Hiv. L’attacco del delegato sui social
VICENZA Rhimi Mhamd resta in carcere in attesa della convalida, mentre le due persone a cui il 31enne tunisino ha sputato in viso - una ventenne e un carabiniere - dovranno ripetere fra tre mesi il test per scongiurare l’ipotesi di aver contratto il virus dell’Hiv. L’episodio di martedì scatena la polemica in città: «Mentre il governo bisticcia per regolarizzare centinaia di migliaia di clandestini, i cittadini devono combattere per sopravvivere» attacca il consigliere comunale con delega alla Sicurezza, Nicolò Naclerio.
Mahmd - uno dei nomi dello straniero, che è espulso, risulta avere 18 identità diverse e ha parecchi precedenti - è stato arrestato per lesioni gravissime, tentata violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizione del sostituto procuratore Hans Roderich Blattner. L’uomo martedì pomeriggio ha aggredito una giovane in contra’ Do Rode, saltandole addosso e sputandole più volte in viso. Poi è scappato, inseguito da negozianti e dai carabinieri: fermato dai militari a Ponte degli Angeli, ha sputato di nuovo in viso a uno di loro. Il pm ha deciso di incriminarlo per lesioni gravissime vista la positività dell’uomo al virus che genera l’Aids, di cui il 31enne secondo le forze dell’ordine era cosciente. Il militare e la ragazza sono stati sottoposti a terapia antibiotica all’ospedale San Bortolo, nel reparto Malattie Infettive. Dovranno però ripetere gli esami fra tre mesi: il virus potrebbe svilupparsi in questo arco di tempo.
Dopo la vicenda il sindaco Francesco Rucco ha chiesto un tavolo urgente sulla sicurezza alla prefettura, mentre l’assessore alle Attività produttive Silvio Giovine ha espresso un ringraziamento «ai commercianti della zona, ma il governo non ci venga a parlare ora di moratorie per gli immigrati». Naclerio (Fratelli d’Italia) rincara la dose: «Mentre il governo bisticcia per regolarizzare, i cittadini devono combattere per sopravvivere circondati da delinquenti sanguinari senza scrupoli. Ma nei salotti dei grandi intellettuali di sinistra entrano i tunisini a violentare, picchiare e sputare trasmettendo malattie? Oppure solo noi cittadini normali dobbiamo sopravvivere in questa guerra di strada?».
In parallelo - ma il provvedimento era previsto da tempo e non è legato a questo specifico episodio - l’Arma a partire da questi giorni intensificherà i controlli, proprio in centro storico, con una pattuglia di carabinieri motociclisti del radiomobile. «Il servizio va ad aggiungersi agli altri già predisposti - fa sapere il comando provinciale -, grazie all’estrema agilità dei mezzi impiegati, due motoveicoli modello Aprilia, potrà interessare quelle zone difficilmente raggiungibili con l’autovettura di servizio, quali i percorsi ciclopedonali del parco Retrone, il parco Fornaci, e dove perverranno segnalazioni di interesse».