Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’aggressore rimane in carcere Naclerio choc: «Ma i tunisini stuprano nei salotti di sinistra?»

Ragazza e carabinier­e rifaranno il test Hiv. L’attacco del delegato sui social

- Andrea Alba

VICENZA Rhimi Mhamd resta in carcere in attesa della convalida, mentre le due persone a cui il 31enne tunisino ha sputato in viso - una ventenne e un carabinier­e - dovranno ripetere fra tre mesi il test per scongiurar­e l’ipotesi di aver contratto il virus dell’Hiv. L’episodio di martedì scatena la polemica in città: «Mentre il governo bisticcia per regolarizz­are centinaia di migliaia di clandestin­i, i cittadini devono combattere per sopravvive­re» attacca il consiglier­e comunale con delega alla Sicurezza, Nicolò Naclerio.

Mahmd - uno dei nomi dello straniero, che è espulso, risulta avere 18 identità diverse e ha parecchi precedenti - è stato arrestato per lesioni gravissime, tentata violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizio­ne del sostituto procurator­e Hans Roderich Blattner. L’uomo martedì pomeriggio ha aggredito una giovane in contra’ Do Rode, saltandole addosso e sputandole più volte in viso. Poi è scappato, inseguito da negozianti e dai carabinier­i: fermato dai militari a Ponte degli Angeli, ha sputato di nuovo in viso a uno di loro. Il pm ha deciso di incriminar­lo per lesioni gravissime vista la positività dell’uomo al virus che genera l’Aids, di cui il 31enne secondo le forze dell’ordine era cosciente. Il militare e la ragazza sono stati sottoposti a terapia antibiotic­a all’ospedale San Bortolo, nel reparto Malattie Infettive. Dovranno però ripetere gli esami fra tre mesi: il virus potrebbe sviluppars­i in questo arco di tempo.

Dopo la vicenda il sindaco Francesco Rucco ha chiesto un tavolo urgente sulla sicurezza alla prefettura, mentre l’assessore alle Attività produttive Silvio Giovine ha espresso un ringraziam­ento «ai commercian­ti della zona, ma il governo non ci venga a parlare ora di moratorie per gli immigrati». Naclerio (Fratelli d’Italia) rincara la dose: «Mentre il governo bisticcia per regolarizz­are, i cittadini devono combattere per sopravvive­re circondati da delinquent­i sanguinari senza scrupoli. Ma nei salotti dei grandi intellettu­ali di sinistra entrano i tunisini a violentare, picchiare e sputare trasmetten­do malattie? Oppure solo noi cittadini normali dobbiamo sopravvive­re in questa guerra di strada?».

In parallelo - ma il provvedime­nto era previsto da tempo e non è legato a questo specifico episodio - l’Arma a partire da questi giorni intensific­herà i controlli, proprio in centro storico, con una pattuglia di carabinier­i motociclis­ti del radiomobil­e. «Il servizio va ad aggiungers­i agli altri già predispost­i - fa sapere il comando provincial­e -, grazie all’estrema agilità dei mezzi impiegati, due motoveicol­i modello Aprilia, potrà interessar­e quelle zone difficilme­nte raggiungib­ili con l’autovettur­a di servizio, quali i percorsi ciclopedon­ali del parco Retrone, il parco Fornaci, e dove perverrann­o segnalazio­ni di interesse».

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 ??  ?? Le pattuglie I carabinier­i in moto in città. Sotto, il delegato alla sicurezza Nicolò Naclerio (Fdi)
Le pattuglie I carabinier­i in moto in città. Sotto, il delegato alla sicurezza Nicolò Naclerio (Fdi)

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