Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Multa causa Covid, dagli insulti social alle denunce
Pizzicato lontano da casa, si sfoga in un post: uno lo critica e viene coperto (da altri) di offese
BASSANO Diffamazione e minacce. Sono queste le accuse delle quali dovranno rispondere due individui denunciati, lo scorso mercoledì, da un
67enne bassanese per aver postato frasi ingiuriose e minacciose nei suoi confronti, su un social network.
I fatti risalgono ad un paio di settimane fa quando, sulla bacheca di Facebook, all’interno di un gruppo che racconta fatti di vita bassanese, un cittadino ha raccontato di essere stato multato perché trovato ad oltre
200 metri da casa (era ancora in vigore la vecchia ordinanza regionale). A suo dire, in realtà, le distanze erano inferiori a quelle contestate dalle forze dell’ordine, per cui aveva deciso di manifestare disappunto sul web, ricevendo solidarietà da decine di utenti di Facebook, che ritenevano esagerato l’intervento. Poche, invece, le voci contrarie, tra cui quella di un 67enne bassanese che, pur dispiacendosi con il concittadino per la multa ricevuta, sottolineava, comunque, come le leggi vadano pur sempre rispettate e, pertanto, la sanzione, a suo giudizio, risultava solo un atto dovuto.
Una posizione tutt’altro che gradita, evidentemente, da un paio di utenti del social, che hanno iniziato ad inveire contro il 67enne, offendendolo pesantemente con epiteti come «maiale» e «porco» ed arrivando, in un caso, persino a minacciarlo con frasi come «devi morire» , rafforzate spesso da pesanti offese all’operato delle forze dell’ordine. Vista la gravità degli insulti ricevuti il 67enne ha pensato di rivolgersi al Commissariato di Polizia di Bassano per sporgere denuncia per diffamazione. Sono in corso ora indagini per verificare se i nickname usati sui social network corrispondano a nomi reali e individuare così i responsabili delle offese.