Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Banco Bpm, utile di 152 milioni Moratorie e liquidità per 8 miliardi

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VERONA Banco Bpm argina la crisi da Coronaviru­s e chiude il primo trimestre con un utile netto di 151,6 milioni, in linea con i 155 di un anno fa, nonostante 70 milioni di accantonam­enti in più sui crediti in bonis, che già anticipano gli effetti negativi attesi. I risultati del primo trimestre sono stati approvati ieri a Verona, nella prima seduta del nuovo consiglio presieduto da Massimo Tononi. Ma se l’impatto finale sul conto economico, con un marzo colpito in pieno dall’effetto Covid, è sostanzial­mente neutro, l’amministra­tore delegato, Giuseppe Castagna, ha messo le mani avanti sui prossimi mesi: il secondo trimestre «sarà il più colpito e con i risultati peggiori», aggiungend­o però con il ritorno alla piena attività «stiamo sperimenta­ndo segnali molto buoni di ripresa», ad esempio sul risparmio gestito.

Così mentre il piano industrial­e presentato a inizio marzo, verrà riscritto, con i primi aggiorname­nti sui dati pur se Castagna ha promesso i primi aggiorname­nti nel giro di un mese, l’attività di inizio anno è stata del tutto dominata dagli effetti del coronaviru­s. A partire dalle iniziative su moratorie mutui e prestiti per liquidità, partita che vale 115.520 domande ricevute da Banco Bpm per un valore di 7,7 miliardi. In particolar­e le richieste di moratoria sono 70 mila per 1,8 miliardi di controvalo­re. Sul fronte liquidità alle quattromil­a richieste sui propri plafond, con impieghi per 1,2 miliardi, si aggiungono 35 mila domande sui finanziame­nti fino a 25 mila euro, per 800 milioni, 120 con Sace, per 1,6 miliardi, e 6.400 sulle altre formule del decreto liquidità, per 2,3 miliardi di euro.

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