Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Biennale College Apre la call per i film a piccolo budget
e perché?
«Le canzoni che più mi piacciono dell’Lp sono Dig a pony perché è realizzata live senza trucchi o effetti, I’ve got a feeling per il bellissimo riff di chitarra iniziale di Lennon, per gli abbellimenti solistici di Harrison, stupendi, e per la voce sensuale e graffiante di McCartney. Ancora One after 909 un rock & roll perfetto, composto da Lennon a 15 anni».
È un disco le cui registrazioni, pressoché in presa diretta, sono segnate dalle molte discussioni tra i membri della band. Sono cose che si avvertono nell’album?
«In quel periodo Paul, per mantenere l’unità del gruppo, prese le redini del comando (John, George e Ringo, si dedicavano nel frattempo ad altri progetti), dando agli altri indicazioni e suggerimenti che spesso risultavano irritanti; quindi i litigi e le incomprensioni erano continui: l’effetto di questa tensione lo si avverte nella discontinuità creativa dell’album, che effettivamente pare manchi della coesione tipica del quartetto».
La produzione di Phil Spector è molto incisiva. È stata un bene o un male?
«Mi sono abituato alla versione di Spector con coro e orchestra; McCartney sosteneva che The long and winding road, arrangiata in quel modo, non sembrasse più una canzone dei Beatles».
Registi emergenti, è il momento di dare al vostro progetto la possibilità di trasformarsi in realtà. Apre oggi la call della nona edizione di Biennale College – Cinema International per la realizzazione di lungometraggi a microbudget (fino al primo luglio, www.labiennale.org). La call è aperta a team composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi, o un lungometraggio di finzione, o un documentario, distribuiti e/o presentati ai festival. Saranno selezionati nove progetti, invitati a partecipare a un workshop di sviluppo in ottobre 2020 a Venezia, insieme ai tre progetti selezionati dal bando italiano Biennale College – Cinema Italia. La sezione di Biennale College dedicata al cinema è attiva dal 2012: realizzati 26 lungometraggi a microbudget (non superiori a 150mila euro ciascuno), compresi i quattro che verranno proiettati alla Mostra del Cinema (2-12 settembre 2020), durante la quale saranno annunciati anche i dodici progetti selezionati per l’attività formativa di ottobre. Fra i 26 film anche The Fits (nella foto) di Anna Rose Holmer, realizzato nel 2015 durante la terza edizione di Biennale College Cinema, appena accolto su Criterion Channel, il servizio streaming della Criterion Collection.