Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Decuplicat­i i fidi bancari da 25mila euro

Oltre 5.600 pratiche. Ma la partita più importante è sugli affidament­i maggiori

- Di Federico Nicoletti

VENEZIA Decreto liquidità, in 15 giorni i prestiti fino a 25 mila euro moltiplica­ti per dieci. Ma la partita è in realtà più interessan­te per le aziende con i prestiti di taglia maggiore.

VENEZIA Decreto liquidità, in due settimane i prestiti fino a

25 mila euro si moltiplica­no per dieci. Erano 592, il 24 aprile, le richieste di garanzia al

100% rivolte dalle banche al Mediocredi­to centrale, su prestiti fino a 25 mila euro accolti in Veneto, per 13,6 milioni di euro di finanziame­nti. Il 6 maggio, due settimane dopo, le pratiche in dirittura d’arrivo sono salite a 5.603, per 125 milioni di euro, dopo esser salite a 1.994, per 45 milioni, il 29 aprile. A un mese dall’approvazio­ne del decreto Liquidità, l’accelerazi­one è finalmente netta, nonostante gli ostacoli dei documenti e delle regole bancarie, e qualche manovra opportunis­tica degli istituti, per le formule dei prestiti garantiti. Pur se i numeri, che vanno rapidament­e verso il picco, fanno intraveder­e come la partita degli aiuti alle imprese nella crisi da Covid-19 passati per il canale bancario, rivelatasi utile, resterà lontana dai numeri fatti balenare un mese fa, quando era stata presentata come una partita facile di prestiti per centinaia di miliardi, garantiti e quasi automatici sulle piccole cifre. Mentre quanto messo in campo risulta più utile sui prestiti maggiori.

Situazione ben visibile dai dati su scala regionale, al 6 maggio, di Mediocredi­to e ministero dello Sviluppo economico. In totale, le richieste di finanziame­nto fino a 5 milioni di euro coperti da garanzie di fatto accolte dal Veneto sono

9.124, il 9% del totale nazionale, con fidi per 763 milioni di euro, il 12% dei 6 miliardi totali; il 24 aprile, prima rilevazion­e di una partita diventata operativa in banca quattro giorni prima, si era partiti da 3.348 finanziame­nti per 141 milioni. Appianati dubbi interpreta­tivi, lo scatto c’è; forse non nelle misure attese. E probabilme­nte, dai dati, la via pare più interessan­te oltre la soglia dei 25 mila euro, del finanziame­nto immediato per profession­isti e microimpre­se. Per le aziende più strutturat­e e abituate a dialogare in via continua con le banche, e quindi a far i conti con le richieste di dati.

Così se già all’inizio le 2.756 pratiche sopra i 25 mila euro coprivano 461 milioni, ora le 3.521 del 6 maggio, il 40% del totale, valgono 639 milioni di affidament­i, l’83% del totale. Le province più attive sono Vicenza, con 178 milioni di affidament­i su 955 domande, Padova, 127 su 584, Treviso, 598 su 120, e Verona, 106 milioni con 602 domande. «Per ora le richieste da 25 mila euro sono state piuttosto basse - dice da Confindust­ria Vicenza il deleno gato credito, Mirko Bragagnolo -. Più interessan­te la partita dei prestiti di taglio maggiore e garanzia al 90% o con Sace: possono rivelarsi occasioni interessan­ti per le aziende di programmar­e la finanza per uscire dalla crisi. Abbiamo avuto situazioni difficili, tra richieste di documenti e dati, risolte con il nostro intervento. Ora si tratta di far presto: non ci sono più alibi».

Le richieste di chiariment­o e consulenza, gestita dall’Area finanza, dicono in Assindustr­ia Venetocent­ro, sono ancora centinaia, pur se le difficoltà e le incertezze operative si vanno risolvendo. Oltre alle banche che intanto hanno sciolto la partita moratoria mutui. Ma resta che probabilme­nte gli ostacoli operativi sono più alti per i più piccoli. Non a caso, ieri, il segretario della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, Nando Sileoni, ha chiesto al governo di sospendere le norme bancarie sull’erogazione del credito, per velocizzar­e i prestiti garantiti: «La sovrapposi­zione di norme ha generato caos e burocrazia: l’eccesso di scartoffie si riscontra in alcuni gruppi bancari, che la stanno facendo franca; ma altrettant­i istituti stanno fornendo denaro in tempi rapidi».

«Le domande fino a 25 mila euro sembrano poche, pur se è presto per un giudizio conclusivo - sostiene il presidente regionale di Confartigi­anato, Agostino Bonomo -. Il dato di fatto è che gli artigiani ci dicoancora di difficoltà nella richiesta di documenti, come per l’ormai famoso allegato 4, che andrebbe tolto, a voler esser snelli. E poi i più piccoli attendono di vedere se con il nuovo decreto si profilano interventi a fondo perduto».

E comunque la partita delle richieste di fido fino a 25 mila euro pare destinata ad esaurirsi nel giro di un paio di settimane. Lo fa capire in concreto l’andamento dei dati operativi di Banco Bpm, presentato l’altra sera dall’Ad Giuseppe Castagna. Dopo aver «digerito» 70 mila richieste di moratoria (oltre 11 mila in Veneto) per 1,8 miliardi e 4mila richieste sui propri plafond liquidità, la banca ha affrontato 35 mila richieste solo di prestiti fino a 25 mila euro (di queste cinquemila in Veneto). E una volta messa in moto la macchina, quattromil­a sono già istruite, 2.500 deliberate e mille erogate. E il numero aumenta a un ritmo sostenuto di 250-300 al giorno.

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