Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tribunale, udienze web e barriere
Vicenza, nuove regole per la ripartenza. Processi ogni giorno, anche di pomeriggio
VICENZA I processi al mattino e al pomeriggio, sia per il penale che per il civile, cinque giorni su sette. I procedimenti civili quasi tutti via web. I divisori per terra, anche nei corridoi, e i diaframmi fra le sedie, nelle aule del dibattimento. Con una serie di novità di rilievo il tribunale si prepara a riaprire, martedì, a tutta l’attività giudiziaria ordinaria: «È una ripartenza con decisione – afferma il presidente Alberto Rizzo – dopo un rallentamento importante».
VICENZA I processi al mattino e al pomeriggio, sia per il penale che per il civile, cinque giorni su sette. I procedimenti civili quasi tutti via web, senza presenza fisica. I divisori per terra, anche nei corridoi, e i diaframmi fra le sedie, nelle aule del dibattimento. Con una serie di novità di rilievo il tribunale vicentino di Borgo Berga si prepara a riaprire, martedì prossimo, a tutta l’attività giudiziaria ordinaria: «È una ripartenza con decisione – afferma il presidente Alberto Rizzo – dopo un rallentamento importante».
Anche per il foro vicentino l’emergenza Coronavirus ha imposto, dall’inizio di marzo, una limitazione alle attività urgenti. Con in vista la cosiddetta «fase 2», in programma dal 12 maggio per il palazzo di giustizia vicentino, il tribunale ha avviato una serie di modifiche interne. «Le esigenze sono in particolare due – sintetizza Rizzo – entrambe imprescindibili. Per un verso, bisogna ripristinare quanto prima una condizione di normalità lavorativa: l’attività giurisdizionale è fondamentale per garantire la certezza del diritto, per la riaffermazione legalità, per dare fiducia alla collettività e all’economia. Nel contempo c’è un’altra esigenza, garantire la sicurezza. Tutta l’organizzazione deve essere illuminata da questa attenzione, con una serie di interventi che evitino la trasmissione del virus e del contagio». Quindi, «si è cercato di individuare tutte quelle attività che possono essere svolte in sicurezza» sottolinea il presidente.
Nel civile i processi seguiranno sostanzialmente due modalità: quella «cartolare», cioè il processo civile telematico (già applicato da tempo a Vicenza) e la modalità della videoconferenza. L’udienza in presenza sarà ridotta a pochi casi particolari, la gran parte dei processi sarà senza contatto fisico. Inoltre, nel civile sono state completamente riviste le agende: se prima i giudici facevano udienza tre giorni a settimana, riservando gli altri allo studio e all’adozione dei provvedimenti, ora le udienze si faranno tutti i giorni. In caso di necessità (vale anche per il penale) si faranno pure di pomeriggio. «L’attività giurisdizionale prevede come momento finale l’udienza, dopo una serie di attività preparatorie – specifica Rizzo – ora cambia il modo di lavorare, ognuno dovrà riorganizzarsi».
Le novità non finiscono qui. Per le attività di cancelleria (richieste di certificati, e così via) diventa obbligatoria la prenotazione preventiva, mentre anche per i procedimenti penali – per forza di cose più complicati da gestire per garantire la sicurezza sanitaria e il distanziamento sociale, visto che prevedono più momenti in presenza – ci sarà una ripartenza generalizzata. «È inevitabile una contrazione legata a processi che annoverano un numero di protagonisti superiore alla capienza massima dell’aula, in termini di sicurezza» osserva il presidente. Quindi, è prevedibile che l’attività sarà ridotta rispetto a prima. Il tribunale ha grandi aule in cui però, in questa situazione, non possono permanere più di dieci persone a volta. Così, nelle stanze del dibattimento sono stati contrassegnati i posti a sedere, con diaframmi di separazione per scongiurare i contagi. È prevista una turnazione di udienze e orari e, da lunedì, nei corridoi ci saranno segnaletiche a terra per definire dove stare, garantendo il distanziamento.
Dentro Borgo Berga a vigilare sul rispetto dei provvedimenti ci sarà, in aiuto, anche una pattuglia di carabinieri. Inoltre il Tribunale ha creato una struttura emergenziale Covid ad hoc, che verifica l’osservanza delle regole e proporrà correttivi.
Sempre per garantire spazi e distanziamenti le convocazioni di ogni procedimento penale prevederanno al massimo due testimoni a volta (per gli altri ci sarà una riconvocazione). Anche i grandi processi «seguiranno la regola generale – conclude il presidente Rizzo – se possono essere celebrati in sicurezza, le udienze si faranno: valuteremo caso per caso e situazione per situazione. L’obiettivo è una ripartenza a ritmo sostenuto, garantendo la sicurezza di lavoratori, utenti, parti private, avvocati e magistrati».
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Rizzo Si deve ricominciare per garantire la certezza del diritto e riaffermare la legalità, ma si deve anche garantire la sicurezza