Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bufera a Verona sulle mascherine con il Duce

- Sorio

VERONA Il volto di Mussolini stampato su mascherine protettive prodotte e distribuit­e a Sona, nel Veronese. Una tivù locale segnala il caso, i siti dei quotidiani rilanciano e la politica chiede il sequestro.

VERONA Il volto di Mussolini e uno dei suoi motti: «Camminare, costruire e, se necessario, combattere e vincere!». L’immagine, e la frase, a coprire il lato visibile della mascherina. Una mascherina anti-Covid19 come quelle che si usano ogni giorno. «Ho saputo della cosa, pure io, tramite i social. Mi sono mosso, anche attraverso i carabinier­i, per avere conferme del fatto. Se è accaduto qui a Sona, condanno l’iniziativa». Diceva così, ieri pomeriggio, il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, mentre ormai facevano il giro del web quelle mascherine, segnalate da «TgVerona.it», che sarebbero state distribuit­e o comunque proposte proprio da un’azienda di San Giorgio in Salici, frazione della stessa Sona, 17mila abitanti, settimo paese più popoloso della provincia scaligera. Un’«iniziativa» finita sul tavolo della prefettura tramite la segnalazio­ne del senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo: «Un’azienda veronese commercial­izza mascherine con su stampate la faccia di Mussolini: va fermato il mercato dell’orrore». Mentre l’unica azienda di San Giorgio in Salici che tratti fra le altre cose anche mascherine nega ogni coinvolgim­ento, ecco siti delle tv (Rai, Mediaset, Sky) e dei principali quotidiani a rilanciare le immagini delle mascherine: almeno tre pagine di risultati sui motori di ricerca. Dice D’Arienzo: «Tra le tante cose che possono capitare in una pandemia, quella di vendere mascherine per la protezione individual­e con l’effige del duce fascista è la più sgradevole di tutte. Chi commercial­izza quel prodotto inneggia al fascismo e ne favorisce l’apologia. Un fatto deplorevol­e da condannare con fermezza. Al di là del reato possibile, è di tutta evidenza che un comportame­nto normalment­e orribile, a fronte delle gravi sofferenze che tanti hanno subito o stanno attualment­e patendo a causa del virus, assume contorni agghiaccia­nti. Una massiccia dose di ignoranza — chiude D’Arienzo — di cui Verona poteva fare a meno: spero si chieda conto a costoro che ne stanno infangando il nome, ancora una volta». Dal Pd anche il deputato veronese Diego Zardini: «Ancora una volta per colpa di pochi irrispetto­si l’immagine di Verona viene danneggiat­a: è intollerab­ile che nella città Medaglia d’Oro per la Resistenza circolino mascherine con l’effige di Mussolini, responsabi­le delle leggi razziali, del massacro di migliaia di italiani in una guerra a fianco di Hitler e della distruzion­e del nostro Paese. In questo momento così delicato abbiamo bisogno di tutto, tranne che di dare visibilità a imbecilli che nulla sanno di Verona e della sua storia».

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