Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sicurezza in centro storico aumentano le pattuglie
Ieri vertice in prefettura. Durante il lockdown reati diminuiti del 70%
VICENZA
Calano i reati, che negli ultimi due mesi in città sono diminuiti del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma si rinforzano gli appelli del Comune per «maggiori controlli» in centro storico: «In questa fase di riapertura di attività e di maggior circolazione di persone serve tenere alta l’attenzione nei confronti di fenomeni come spaccio e degrado» dichiara il sindaco, Francesco Rucco. È lui ad aver chiesto la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto ieri – in videoconferenza – con la partecipazione dei vertici di forze dell’ordine, polizia locale e Comune. Al centro della discussione gli episodi di violenza delle ultime settimane in centro, l’ultimo dei quali martedì con l’aggressione ai danni di una ragazza da parte di un tunisino di 31 anni, che sarebbe sieropositivo. Lo stesso Rucco, ieri, ha voluto far visita al titolare della gelateria «La Romana» di contra’ Muscheria, Nicola Mazzitelli, che in quell’occasione è intervenuto fermando il tunisino prima che arrivassero le forze dell’ordine: «Vengo a sapere che rischia una denuncia – afferma il sindaco – ed è paradossale». La richiesta del Comune alle forze dell’ordine è quella di un «rafforzamento della presenze delle forze dell’ordine in centro storico», che si traduce, secondo quanto stabilito ieri, in un potenziamento dei servizi già in essere: vigili, carabinieri e poliziotti che girano a piedi nel cuore di Vicenza saranno aumentati, con la polizia locale che schiererà una pattuglia ulteriore a fianco delle 2 già presenti.
In ogni caso, secondo la prefettura la situazione sul fronte della sicurezza in città è «sotto controllo», visto che Vicenza rimane «tra le città più sicure dal punto di vista della presenza della criminalità comune», con il lavoro quotidiano di 70 pattuglie di forze dell’ordine e polizia locale nell’ambito dei controlli anti-Covid 19. E a dar manforte alle tesi di Palazzo Volpe sono i numeri resi noti proprio al vertice di ieri, che indicano un calo dei reati nel capoluogo: in riferimento al periodo di emergenza sanitaria 1 marzo-15 aprile, i reati sono diminuiti dagli 831 del 2019 ai 255 di quest’anno, con un calo dei furti del 75 per cento, compresi quelli alle auto in sosta
(31 quest’anno contro i 118 del
2019), e una riduzione di oltre il 50 per cento dei reati in materia di stupefacenti, che scendono dai 15 dello scorso anno ai 6 del periodo di quest’anno. I numeri forniti dalla prefettura analizzano anche le denunce a carico di cittadini stranieri, «in gran parte extracomunitari e senza fissa dimora» fanno sapere da Palazzo Volpe: tra il 1 marzo e il 15 aprile scorsi sono stati denunciate 55 persone per violazione delle normative anticontagio di Governo e Regione. Ma proprio in riferimento ai cittadini stranieri che arrivano a Vicenza, ieri si è arrivati a discutere anche della possibilità di nuovi trasferimenti di cittadini immigrati, anche in provincia: «Ci è stato detto – osserva Rucco – che il ministero dell’Interno sta chiedendo a tutti i territori un aggiornamento sulla situazione dell’ospitalità a queste persone, ma io ritengo che Vicenza abbia già dato. Non accettiamo che ci siano altre persone che arrivano qui per delinquere».
Il sindaco «Chi ha difeso la ragazza dal tunisino rischia ora una denuncia. È assurdo»