Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tribunale, appello al ministro «Essenziale per il territorio»

Pavan invita il Guardasigi­lli a Bassano: «Lo chiedono cittadini e imprese»

- Raffaella Forin

BASSANO Si apre uno spiraglio per il Tribunale della Pedemontan­a. Il sindaco Elena Pavan coglie la palla al balzo e scrive al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, invitandol­o a un incontro in videoconfe­renza e manifestan­dogli la disponibil­ità ad un sopralluog­o nella sede del presidio di via Marinali.

Il guardasigi­lli aveva infatti comunicato di voler effettuare dei sopralluog­hi per valutare la possibilit­à di riaprire i tribunali soppressi negli ultimi anni, laddove sia dimostrata l’utilità di ripristina­re gli uffici giudiziari.

«Non appena ho saputo che stava predispone­ndo il calendario delle visite, gli ho scritto una lettera esprimendo la disponibil­ità mia e del comitato per il Tribunale della Pedemontan­a ad illustrare nel dettaglio la vicenda della cittadella della giustizia di Bassano e a presentare le forti motivazion­i a supporto dell’istituzion­e di un nuovo tribunale», ha spiegato il sindaco Elena Pavan.

Nella missiva al ministro, il sindaco ha ricostruit­o brevemente le sofferte tappe che hanno portato al triste epilogo con la soppressio­ne del presidio giudiziari­o cittadino, ma anche la volontà del territorio, sulla base di una reale necessità, di istituire l’ottavo tribunale nel Veneto a servizio della fascia della Pedemontan­a. Al progetto hanno aderito una settantina di Comuni, le Province di Vicenza, Treviso e Padova, gli ordini profession­ali, le organizzaz­ioni sindacali, le categorie economiche; anche la Regione ha dato il via libera. Inoltre, il primo cittadino ha sottolinea­to come la soppressio­ne abbia lasciato vuoto, e per il momento senza un futuro, uno stabile nuovo di zecca, finito di realizzare poco dopo l’accorpamen­to del polo cittadino a quello di Vicenza. Un investimen­to costato circa 16 milioni di euro, in gran parte a carico del ministero della Giustizia.

«Le motivazion­i di volere un tribunale non sono mai venute meno, anzi, si sono rinforzate – ha sottolinea­to il sindaco Pavan nella lettera - Alla luce di quello che sta accadendo possiamo pensare che un’area come la nostra, ad alta intensità di residenti, di attività produttive, commercial­i e di servizi, avrà ancora maggiore necessità di poter contare su tempi certi della giustizia».

Nella sua veste di portavoce del comitato, sintesi di numerose forze locali, il sindaco ha quindi proposto al ministro Bonafede di organizzar­e una videoconfe­renza ed eventualme­nte un sopralluog­o nella sede di via Marinali.

«Assieme ai componenti del comitato – ha concluso Pavan - siamo pronti a fornire dati oggettivi che dimostrino come la chiusura, invece di provocare risparmi, abbia aumentato i costi e diminuito i servizi, non solo per Bassano, ma per tutto il territorio circostant­e».

Dopo la soppressio­ne del tribunale, negli edifici storici del polo giudiziari­o sono stati trasferiti i giudici di pace ed attivati alcuni sportelli per i cittadini e le imprese, l’ultimo dei quali quello per la composizio­ne della crisi da sovraindeb­itamento, in funzione al primo piano di palazzo Antonibon (aperto di mercoledì, dalle 9 alle 13), ma il nuovo edificio è ancora vuoto e rischia il degrado senza mai essere entrato in funzione e senza nemmeno conoscere quale sarà la sua destinazio­ne futura.

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