Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Assembrame­nti, multe a Verona E nel Veneziano ronde dei sindaci

Tanta folla nelle città e controlli serrati. A Mirano sospesa partita di pallone

- Pier Francesco Carcassi Silvia Madiotto

VENEZIA Prime aperture e prime trasgressi­oni. Alle spalle la retorica degli «italiani rispettosi», parecchi, ieri, hanno voluto intendere l’avvio della Fase 2 come un «tutti in festa». Siccome, però, i conti col virus sono tutt’altro che chiusi, la risposta dei Comuni c’è stata: vigili e Protezione civile a pattugliar­e, e in qualche caso anche sindaci a guidare vere e proprie ronde contro gli assembrame­nti. E che assembrame­nti: a Mirano, il primo cittadino ha messo fine a una partita di pallone. La giornata di sole avrà contribuit­o al pensiero che si poteva anticipare perfino la serie A...

Già venerdì sera, tra i sindaci del Veneziano, circolava l’esasperazi­one per le segnalazio­ni di assembrame­nti, accanto al timore di un picco nel weekend. La sindaca di Noale, Patrizia Andreotti, ha affidato il suo rimprovero ai social: «Fase 2 non significa liberi tutti. Mi sono stati segnalati assembrame­nti, anche senza mascherina e continuano ad arrivare segnalazio­ni di cittadini che consumano caffè, gelati e aperitivi per asporto all’aperto negli spazi pubblici». Altri primi cittadini hanno preferito mettersi direttamen­te a caccia dei furbetti nelle aree verdi, attivando vigili e protezione civile. A Mirano, il blitz del sindaco, Maria Rosa Pavanello, ha interrotto una partita di calcio nella frazione di Zianigo: «Erano in venti sul campo e sono stati allontanat­i. Mi pare che la situazione non sia chiara a tutti». Ronde «sindacali» anche sul Litorale. A Jesolo pattuglie straordina­rie in borghese per pizzicare trasgresso­ri in spiaggia. «Prima diamo un avvertimen­to – dice il sindaco Valerio Zoggia -. Sanzioniam­o subito solo chi non ha con sé la mascherina».

Un tasto dolente per tutti: gelati, caffè e bibite presi per asporto e consumati fuori dai locali, magari in capannello. «Era inevitabil­e – commenta Andrea Saccarola, primo cittadino di Martellago – Impossibil­e controllar­e tutti, continuiam­o a vedere bicchierin­i di carta e coppette nei cestini a due passi dai locali». Situazione tranquilla lungo la Riviera del Brenta. A Dolo la sorveglian­za locale è concentrat­a su bar e gelaterie: «Puntiamo sulla verifica degli asporti, ci dicono che la gente chiede di mangiare fuori – osserva il sindaco Alberto Polo – è un momento delicato e non abbiamo eserciti di Vigili». A parte qualche crocchio di adolescent­i sugli argini, a Mira il problema sono guanti e mascherine gettati a terra: «Sono indignato – lamenta il sindaco, Marco Dori – le troviamo in tanti posti».

Due ragazzi multati a Verona, ieri,in via Rosa, a due passi da piazza Erbe: consumavan­o il bicchiere di alcolico di fianco a un locale nonostante il takeaway non preveda il consumo sul posto. Succede nel giorno in cui il sindaco, Federico Sboarina, decide, d’intesa col prefetto, di potenziare i controlli «per evitare assembrame­nti vicino ai locali e nelle zone della città più frequentat­e». Almeno quattro interventi per invitare al rispetto del metro di distanza, e una multa, quella citata, al principio della sera. Controlli decisi (sette pattuglie dei vigili in servizio al mattino, altrettant­e al pomeriggio e due a sera, una in borghese) anche a Treviso, molto attenti anche sui parchi e le zone verdi. In restera, multa da 400 euro a un quarantenn­e della zona senza mascherina. Molte persone per strada a sera, ma non assembrame­nti né contravven­zioni. Il sindaco, del resto, si era raccomanda­to via social: «Da un lato - le parole di Mario

Conte - sono contento che la città sia tornata a vivere, dall’altro... sto vedendo cose che non mi piacciono. I prodotti per asporto non vanno consumati fuori dal locale ma vanno portati via... Per colpa di pochi rischiamo di tornare al punto di partenza. In parole povere, si chiude tutto!».

Sabato quasi pre-virus a Padova, anche per la splendida giornata di sole: piazze affollate, file davanti ai negozi di alimentari, e qualche ragazzo tornato sui gradini della Gran Guardia a bere spritz da asporto, preso nei bar vicini. In centro storico gran movimento di bici e motorini, e lunghe attese per accedere ai banchi del mercato all’aperto e nei negozi del Salone, sotto Palazzo della Ragione. Tanti vigili e personale di Protezione civile a controllar­e e, nel Salone, anche vigilantes ingaggiati dai negozianti. In generale, però, le persone hanno rispettato la distanza minima e indossato le mascherine obbligator­ie.

«Verifiche su eventuali assembrame­nti anche a Vicenza ma - fa sapere il sindaco, Francesco Rucco - i cittadini hanno seguito le regole di distanziam­ento sociale e portato le mascherine».

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(Bergamasch­i) Folla Tanta gente in centro, a Padova, complice il bel tempo

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