Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Le case di riposo «riaprono» ai familiari «Ma con gli anziani solo abbracci protetti»

Molte Rsa fanno tornare i parenti, altre strutture non hanno mai fermato le visite

- Andrea Alba

VICENZA Gli sguardi filtrati da una lastra di vetro trasparent­e, al tempo del Coronaviru­s, valgono quasi come un abbraccio. Lo sanno bene ospiti e parenti della casa di riposo Tassoni, a Cornedo, dove da circa una settimana sono stati permessi nuovamente gli incontri: con le dovute accortezze, ci sono già stati 42 «abbracci» dal vetro. Non è l’unica: altre residenze per anziani della provincia (sono oltre 70) hanno cominciato ad «aprire» alle visite, altre si stanno preparando a farlo, altre ancora sono pronte ma aspettano le direttive regionali.

La riapertura ha già riguardato anche strutture che sono state colpite dal Coronaviru­s. Come la Papa Luciani di Altavilla: 80 ospiti di cui, purtroppo, la metà contagiati nelle scorse settimane (ci sono stati 9 decessi). Nei giorni scorsi i familiari hanno potuto rivedere i loro cari dall’esterno, di fronte a una vetrata attrezzata, all’interno, con una poltrona per gli anziani ospiti. Ma non è l’unica. «Abbiamo chiamato il servizio “incontri alla finestra”» spiega Laura Lizza, presidente della Rsa Tassoni di Cornedo. La residenza, che ha circa 80 ospiti per lo più non autosuffic­ienti, non è stata toccata dal virus. «È stato fatto anche il secondo screening, è andato bene – riprende Lizza – da lunedì abbiamo riattivato gli incontri grazie alle grandi vetrate presenti in ognuno dei due nuclei della nostra struttura e tramite un telefono fra interno ed esterno. Ogni ospite potrà farne uno a settimana». Anche all’Ipab La Casa di Schio si sta studiando un analogo servizio, in una modalità ancora diversa: con dei gazebo nell’ampio giardino della struttura. Se ne parlerà da domani. Allo stesso modo, dovrebbe concretizz­arsi la prossima settimana una modalità di incontro all’Ipab Proti Salvi Trento, struttura che a Vicenza conta quasi 700 ospiti. C’è la volontà di «agevolare con la massima cautela e con tutte le precauzion­i possibili, la possibilit­à per i familiari di avere un contatto, pur a distanza, con i propri cari», spiega il presidente dell’ente Ermanno Angonese. Le «visite», attraverso vetrate o altre soluzioni logistiche, avverranno su appuntamen­to. Nel frattempo «proseguono quotidiana­mente le chiamate e le videochiam­ate ai familiari, per un totale di circa 900 a settimana» fa sapere l’Ipab del capoluogo.

Anche altre strutture della provincia stanno studiando il modo di permettere a ospiti e famiglie di rivedersi. «Valutiamo gli incontri all’aperto – conferma Chiara Cocco, direttrice della Rsa di Montecchio Maggiore – in aggiunta alle videochiam­ate, che ci sono sempre state. Però vogliamo vedere come sarà l’andamento del contagio la prossima settimana. E aspettiamo indicazion­i dalla Regione». Il punto è ribadito da Alessandro Tonin, presidente della Rsa di Chiampo. «Anche noi stiamo elaborando varie soluzioni, scenari diversi in base al fatto che si tratti di ospiti autosuffic­ienti oppure no – precisa – tuttavia, l’Usl 8 ci ha preannunci­ato l’arrivo a breve di linee guida regionali, che attendiamo. Faccio questo appello anche alle altre case di riposo: cerchiamo di agire tutti assieme, senza fughe in avanti». Nella residenza della Fondazione Marzotto, a Valdagno (con quasi 250 ospiti), gli incontri attraverso vetrate e con dei microfonin­i non si sono mai fermati, come anche in altre strutture vicentine. «Ora sposteremo gli incontri all’aperto, in strutture protette – osserva l’amministra­tore Roberto Volpe – E se l’andamento generale sarà buono, non escludo fra una ventina di giorni di far riprendere le visite in stanza per gli ospiti che non si possono muovere. Con regole ferree: il familiare dovrà aver fatto prima il tampone, e l’incontro avverrà a distanza di sicurezza».

” Lizza (Cornedo) Iniziati gli incontri alla finestra. Dai noi nessun contagio

” Angonese (Vicenza) Agevoliamo le visite ma con la massima cautela

” Cocco (Montecchio) Ora solo videochiam­ate in attesa del protocollo regionale

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Qui accanto una figlia rivede la madre dopo due mesi alla Rsa di
Altavilla ma solo attraverso un vetro. Anche a Cornedo le visite sono già tornate. Altre
Rsa si stanno organizzan­do
Incontri Qui accanto una figlia rivede la madre dopo due mesi alla Rsa di Altavilla ma solo attraverso un vetro. Anche a Cornedo le visite sono già tornate. Altre Rsa si stanno organizzan­do

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