Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Limiti al gioco d’azzardo, dopo gli orari arriva il logo In città il marchio «No slot»
I locali potranno esporlo in vetrina: via alla campagna
BASSANO Arriva il logo «No slot». Lo potranno esporre all’esterno del locale le attività, i pubblici esercizi, i ristoranti, i circoli privati che hanno deciso di non installare gli apparecchi del tipo new slot e videolottery. Il Comune ha aderito alla campagna sociale del ministero dello Sviluppo economico, finalizzata a contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e del fenomeno della ludopatia.
Dopo aver rivisto gli orari di utilizzo dei dispositivi (le sale da gioco e in generale gli apparecchi con vincita in denaro attivi negli esercizi autorizzati al momento sono ancora chiusi, ma alla riapertura dovranno adeguarsi alla nuova ordinanza del sindaco, Elena Pavan), il Comune ha adottato questa nuova opportunità che permette alle attività senza macchinette di dichiararlo pubblicamente utilizzando l’apposito adesivo «No slot». Sul territorio comunale, il logo ministeriale potrà essere esposto in forma di vetrofania di dimensioni massime di un metro quadrato. La richiesta va fatta direttamente sul portale www.impresainungiorno.gov.it, è gratuita e non sono previsti diritti
di segreteria o spese di bollo. Per aderire, è necessario rientrare nei criteri del regolamento emanato dal ministero.
Alla loro riapertura, le slot machine ed affini che si trovano in città dovranno anche adeguarsi alla nuova tabella degli orari. Saranno in funzione sempre per otto ore, ma queste saranno spalmate diversamente nell’arco della giornata, in modo da contenere l’esposizione al rischio di dipendenza. Macchinette chiuse, quindi, dalle 7 alle 10, dalle 13 alle 15, dalle 18 alle 20 e dalle 22 alle 7. Novità anche sul fronte delle sanzioni per i gestori che non rispetteranno le regole. Non solo sarà applicata loro una multa, ma a chi nel corso di un biennio commetterà tre violazioni, anche non continuative, il Comune disporrà la chiusura definitiva delle macchinette, anche nel caso in cui responsabili abbiano provveduto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria.
Le restrizioni introdotte rappresentano un ulteriore giro di vite al dilagare della ludopatia presente anche sul territorio. Secondo una relazione del Serd dell’Usl 7, i giocatori patologici stimati in città sono cica 500 e nel 2018, a Bassano, sono stati giocati (comprendendo tutta la gamma dei giochi) oltre 72milioni di euro. Solo il 10 per cento dei compulsivi chiede aiuto al servizio per le dipendenze che dal 2013 ha attivato uno specifico ambulatorio; 226 le persone prese in carico nell’ambito del distretto, di cui 42 residenti in città.